Meloni in testa nel consenso politico italiano, Calenda chiude la classifica secondo Socialcom

Giorgia Meloni domina il panorama politico italiano del 2025, seguita da Matteo Salvini e Antonio Tajani, mentre le opposizioni faticano a emergere nel dibattito pubblico.
&Quot;Meloni Leader Nel Consenso Politico Italiano, Calenda Ultimo Secondo Socialcom.&Quot; &Quot;Meloni Leader Nel Consenso Politico Italiano, Calenda Ultimo Secondo Socialcom.&Quot;
Meloni guida il consenso politico in Italia nel 2025, mentre Calenda si posiziona all'ultimo posto secondo l'analisi di Socialcom

Il panorama politico italiano del 2025 è indubbiamente dominato da Giorgia Meloni, che si conferma come il leader più influente e citato. Un’analisi realizzata da Socialcom tramite la piattaforma Socialdata ha esaminato circa 2,5 milioni di post sui social media riguardanti i principali leader politici del paese, generando un totale impressionante di 33 milioni di interazioni. Questo studio ha messo in evidenza non solo la popolarità della Meloni, ma anche quella di altri leader come Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Giorgia Meloni: leader indiscussa

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, emerge chiaramente nel panorama politico, risultando la figura più citata sia a livello nazionale che internazionale. Con 2 milioni di post globali e 420 mila in Italia, Meloni ha raggiunto un totale di 26 milioni di interazioni, di cui 8 milioni nel nostro paese. La sua visibilità ha toccato un picco significativo l’8 gennaio 2025, in coincidenza con il rientro di Cecilia Sala, un evento che ha catturato l’attenzione dei media. A livello internazionale, Meloni ha beneficiato anche dell’invito di Donald Trump alla cerimonia di insediamento e dell’alleanza antiwoke annunciata dal presidente argentino Javier Milei.

Questi eventi hanno contribuito a rafforzare la sua immagine e a consolidare il suo ruolo di leader carismatico. Meloni ha dimostrato di saper attrarre l’attenzione non solo per le sue politiche, ma anche per la sua abilità nelle relazioni internazionali, facendola diventare una figura di riferimento nel contesto politico globale.

Matteo Salvini e Antonio Tajani: i competitori

Al secondo posto troviamo Matteo Salvini, che ha registrato un sorprendente sentiment positivo del 14% a livello mondiale e dell’11% in Italia. La sua recente assoluzione nel processo Open Arms e la proposta di uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno suscitato notevole attenzione, in particolare all’estero. Nonostante le sfide affrontate negli ultimi anni, Salvini continua a mantenere una presenza significativa nel dibattito politico.

Antonio Tajani, al terzo posto, ha ottenuto oltre 100 mila menzioni a livello internazionale e un sentiment positivo del 16% in Italia. Il suo prestigio istituzionale e il ruolo di rilievo nelle dinamiche europee hanno contribuito a questa visibilità. La sua abilità nel navigare tra questioni politiche e diplomatiche lo ha reso un leader rispettato, capace di attrarre consensi anche oltre i confini nazionali.

Le opposizioni e i leader meno citati

Nel campo delle opposizioni, Giuseppe Conte e Elly Schlein seguono a distanza, con risultati simili sia in Italia che all’estero. Conte ha visto un incremento della sua visibilità nazionale grazie a un intervento significativo su un caso di attualità, mentre Schlein continua a cercare di affermarsi come una voce forte nel panorama politico.

Tra i leader meno discussi, Matteo Renzi si colloca terzultimo, mentre Nicola Fratoianni e Carlo Calenda mostrano dati marginali in termini di menzioni e coinvolgimento. In particolare, Calenda si distingue per avere il sentiment più negativo sia in Italia che a livello internazionale, evidenziando le difficoltà nel guadagnare consensi.

L’analisi di Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom, evidenzia come i dati confermino il predominio mediatico di Giorgia Meloni, che si distingue per il volume di citazioni e l’engagement. La posizione di Matteo Salvini, con un sentiment positivo superiore alle aspettative, è sorprendente, mentre Tajani emerge come figura di prestigio. Al contrario, Carlo Calenda si trova in una posizione difficile, con un sentiment negativo che lo colloca in svantaggio rispetto agli altri leader analizzati.

Change privacy settings
×