Il Pritzker Prize 2025, noto come il Nobel dell’architettura, è stato attribuito all’architetto cinese Liu Jiakun. Il riconoscimento è stato dato in particolare per la sua capacità di affrontare le complessità della vita quotidiana attraverso le sue opere. Liu, che ha creato il padiglione inaugurale della Serpentine Pavilion a Pechino nel 2018, è il primo architetto cinese a ricevere questo prestigioso premio. La giuria, con sede a Chicago, ha sottolineato come, in un’epoca in cui l’architettura sembra spesso distante dai reali bisogni sociali e ambientali, il lavoro di Liu offre risposte concrete e profonde.
La vita di Liu Jiakun e le sue fonti di ispirazione
Nato 68 anni fa, Liu Jiakun ha vissuto una giovinezza segnata da esperienze dure. Durante la Rivoluzione Culturale, a soli 17 anni, venne mandato a lavorare nei campi, un periodo definito dall’architetto stesso come una fase di grande oscurità per il suo futuro. In una recente intervista, ha raccontato di aver percepito tutto ciò che lo circondava come privo di significato. Tuttavia, in questo contesto difficile, Liu ha trovato la sua vera vocazione nell’architettura, pronto a trasformare le sfide in opportunità creative. Fondando nel 1999 lo studio Jiakun Architects a Chengdu, Liu ha realizzato oltre 30 progetti che spaziano da edifici accademici a istituzioni culturali.
L’approccio unico di Liu all’architettura
Liu Jiakun non si distingue solo per il suo stile architettonico, ma anche per il modo in cui rielabora il contesto in cui costruisce. Il suo approccio è caratterizzato da una forte attenzione all’esistente e dall’uso di materiali locali definiti “semplici, contemporanei ed economici”. Attraverso un design che integra elementi naturali e sociali, Liu è riuscito a creare spazi inclusivi e funzionali che servono la comunità. Uno degli esempi più significativi è il “Memoriale a Hu Huishan“, un tributo emozionante alle vittime del terremoto del Sichuan del 2008. Questa struttura, che ricorda le tende temporanee post-sisma, è progettata per conforto e riflessione, usando materiali che raccontano la storia di quello che è avvenuto.
La risonanza globale del premio Pritzker
Il Pritzker Prize, istituito nel 1979, premia non solo il talento degli architetti, ma valorizza anche il loro impegno sociale e ambientale. Liu Jiakun è il primo cinese a ricevere questo riconoscimento, un fatto che sottolinea l’importanza crescente della voce asiatica nel panorama architettonico mondiale. I premi precedenti sono andati a figure iconiche come Frank Gehry, Norman Foster e Renzo Piano, due italiani noti per le loro visioni architettoniche innovative. Alejandro Aravena, presidente della giuria, ha commentato il lavoro di Liu come una risposta alle sfide dell’urbanizzazione moderna, evidenziando l’abilità di Liu di combinare edifici con spazi pubblici e infrastrutture in un’unica esperienza.
Le sfide future e l’impatto dell’architettura
Oggigiorno, l’architettura è chiamata a confrontarsi quotidianamente con problematiche sempre più complesse. La crescita delle città e il cambiamento climatico pongono interrogativi rilevanti sulla sostenibilità e l’adattamento degli spazi urbani. Liu Jiakun, con la sua visione che unisce tradizione e modernità, offre spunti significativi per il futuro dell’architettura. I suoi progetti, lontani dagli stili ostentati, comunicano un messaggio chiaro: l’architettura deve riflettere le esigenze delle persone e il loro ambiente, creando un equilibrio tra utilità e bellezza. L’impatto del suo lavoro potrebbe rivelarsi cruciale nella ricerca di soluzioni architettoniche adatte alle nuove sfide del mondo contemporaneo.