Israele pronto a liberare 602 prigionieri in cambio di quattro corpi di soldati

Israele propone di liberare 602 prigionieri palestinesi in cambio di quattro corpi di soldati, mentre Hamas accusa Tel Aviv di minare l’accordo di tregua.
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Israele annuncia la liberazione di 602 prigionieri in cambio dei corpi di quattro soldati, un passo significativo verso la pace nel 2025

Israele ha comunicato la sua intenzione di liberare 602 prigionieri palestinesi in cambio della restituzione di quattro corpi di soldati. Questa richiesta è stata avanzata il 24 febbraio 2025, con il governo israeliano che ha fissato come termine per la restituzione dei corpi la giornata odierna, avvertendo che senza tale restituzione il rilascio dei prigionieri non avverrà. Inoltre, Israele ha esortato Hamas a non celebrare cerimonie funebri, come già accaduto in precedenti occasioni con i corpi della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz.

Hamas ha risposto in modo deciso, accusando Israele di minare l’accordo di tregua. Bassem Na’im, un alto dirigente del gruppo, ha affermato che il ritardo nel rilascio dei prigionieri da parte di Israele costituisce un atto di violenza, mettendo in pericolo l’intero accordo. Ha quindi sollecitato i mediatori, in particolare gli Stati Uniti, a esercitare pressione su Israele affinché onori gli impegni assunti.

In aggiunta, Mahmoud Mardawi, un leader di Hamas, ha dichiarato che il gruppo non parteciperà a ulteriori negoziati con Israele fino a quando non saranno liberati i 620 detenuti palestinesi previsti dall’accordo.

La tregua in bilico

La situazione a Gaza sta diventando sempre più tesa, con la tregua tra Israele e Hamas che appare sul punto di crollare. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che Israele è pronto a riprendere i combattimenti “in ogni momento”. La principale causa di questa instabilità è il blocco del rilascio dei 620 detenuti palestinesi, imposto da Netanyahu in risposta alla spettacolarizzazione da parte di Hamas della liberazione degli ostaggi israeliani.

Secondo gli accordi sulla tregua, il rilascio dei prigionieri palestinesi avrebbe dovuto avvenire in concomitanza con la liberazione di sei ostaggi israeliani, già realizzata sabato. Tuttavia, Israele ha chiarito che il rilascio dei palestinesi non avverrà fino a un nuovo scambio di ostaggi. Questa posizione ha suscitato l’indignazione di Hamas e ha provocato reazioni violente anche all’interno di Israele.

Arrestati due palestinesi in Cisgiordania

Nella Cisgiordania centrale, due palestinesi sono stati arrestati per aver presumibilmente aggredito e ferito due israeliani. L’IDF ha comunicato che gli arresti sono avvenuti nel villaggio di Dayr Dibwan, nei pressi di Ramallah, dove si è verificata l’aggressione.

Secondo le informazioni fornite dall’esercito, i due palestinesi, armati di manganelli, coltelli e pietre, hanno attaccato i due israeliani, causando loro ferite lievi. Altri rapporti hanno descritto la situazione come “scontri” tra coloni e palestinesi, con notizie di tre palestinesi feriti e di coloni che hanno dato fuoco a diversi edifici in un villaggio beduino vicino a Jaba. I due sospettati sono stati trasferiti alla polizia israeliana e allo Shin Bet per l’interrogatorio. Durante operazioni notturne a Jenin e Qaffin, l’IDF ha arrestato altri otto palestinesi ricercati.

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