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Hamas ha annunciato oggi, 21 febbraio 2025, che domani procederà al rilascio di sei ostaggi, tra cui Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. Questa comunicazione arriva dopo che il gruppo aveva precedentemente affermato che questi ostaggi rappresentano gli ultimi sopravvissuti di un totale di 33 prigionieri da liberare nella prima fase di un accordo. Tuttavia, la situazione si complica con la tragica notizia riguardante i fratelli Bibas.
I piccoli Ariel e Kfir brutalmente assassinati
Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), Daniel Hagari, ha confermato che i due bambini, Ariel e Kfir Bibas, sono stati “brutalmente assassinati” dai loro carcerieri. Secondo Hagari, i terroristi non hanno utilizzato armi da fuoco per uccidere i ragazzi, ma li hanno uccisi a mani nude. Durante un’intervista televisiva, ha rivelato che i due fratelli sono stati uccisi in prigionia a Gaza nelle prime settimane del conflitto, contrariamente a quanto affermato da Hamas, che aveva sostenuto che i bambini fossero morti in un attacco aereo.
Hagari ha descritto la brutalità dell’atto, affermando che il neonato Kfir e il suo fratello di quattro anni, Ariel, sono stati assassinati in modo freddo e calcolato. Le IDF hanno condiviso queste informazioni con i loro alleati internazionali, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di una risposta adeguata.
Il corpo della donna non è di Shiri Bibas
Le autorità forensi israeliane hanno confermato che il corpo restituito da Hamas, insieme a quello dei due bambini, non appartiene a Shiri Bibas. I resti, collocati in una bara con l’immagine di Shiri, appartengono a una donna non identificata della Striscia di Gaza. Le indagini hanno rivelato che Ariel, di quattro anni, e Kfir, di dieci mesi, sono stati uccisi durante la loro prigionia a novembre 2023, circa un mese dopo il loro rapimento avvenuto il 7 ottobre, quando erano stati prelevati dal kibbutz di Nir Oz insieme alla madre.
Le autorità israeliane hanno escluso la possibilità che i bambini siano morti a causa di un raid aereo, come sostenuto dai miliziani di Hamas, e hanno confermato che sono stati vittime di un omicidio brutale.
Hamas: “Ci siamo sbagliati”
In una nota ufficiale, Hamas ha ammesso di aver commesso un errore riguardo all’identità del corpo di Shiri Bibas, chiedendo a Israele di restituire il corpo. Il gruppo ha dichiarato che potrebbe esserci stata confusione a causa di un bombardamento israeliano che ha colpito il luogo in cui si trovava la famiglia. Hamas ha anche affermato che i resti di Shiri Bibas erano stati mescolati con altri resti umani rinvenuti tra le macerie dopo un attacco aereo.
Un funzionario di Hamas ha spiegato che il corpo di Shiri era stato “fatto a pezzi” a causa del bombardamento e che era stato mescolato con altri corpi. Nonostante le polemiche, Hamas ha ribadito il suo impegno a rispettare gli accordi e ha negato di avere interesse a trattenere i corpi.
Netanyahu: “La crudeltà di Hamas non conosce limiti”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha denunciato la brutalità di Hamas in un videomessaggio, sottolineando che il gruppo non solo ha rapito Yarden Bibas, Shiri e i loro due bambini, ma ha anche mostrato un cinismo inaccettabile nel non restituire Shiri insieme ai suoi figli. Netanyahu ha descritto la situazione come un atto di crudeltà senza precedenti, evidenziando la necessità di una risposta ferma e risoluta contro tali atrocità.