Il Guggenheim di New York ha annunciato una riduzione del 7% del suo personale, un segno evidente delle sfide economiche che l’istituzione sta affrontando. Il New York Times ha reso nota la notizia, sottolineando come il museo stia lottando contro l’aumento dei costi di gestione e la mancanza di entrate adeguate dopo l’era pandemica. Ventidue persone sono state licenziate da diversi dipartimenti, e anche se curatori e dirigenti sono stati risparmiati, la riorganizzazione segna la terza volta in cinque anni che il Guggenheim ricorre a simili misure drastiche.
La comunicazione della direttrice
In una lettera indirizzata ai dipendenti, la direttrice Mariët Westermann ha spiegato che questi tagli fanno parte di una ristrutturazione più ampia, mirata a migliorare l’efficienza operativa del museo. La necessità di razionalizzare le spese è diventata cruciale, dato che il Guggenheim non è riuscito a riprendersi completamente dalle difficoltà legate alla pandemia di COVID-19. Nel corso degli ultimi anni, l’istituzione non ha potuto contare su eventi espositivi di grande richiamo, come “Hilma af Klint: Paintings for the Future” del 2018, che aveva attratto un vasto pubblico.
La situazione economica del Guggenheim
Attualmente, non è stato comunicato l’ammontare esatto del deficit finanziario che il Guggenheim sta affrontando. Tuttavia, l’aumento del prezzo del biglietto d’ingresso, un tentativo di generare maggiori entrate, non è bastato a migliorare le condizioni economiche del museo. Gli avvenimenti degli ultimi mesi fanno temere che il Guggenheim possa essere solo la punta dell’iceberg di una crisi più ampia che coinvolge diversi musei di New York.
La crisi nei musei di New York
Il Guggenheim non è il solo a sperimentare difficoltà economiche. Anche il Brooklyn Museum, un’istituzione con una lunga storia che dura da oltre due secoli, ha annunciato un deficit notevole di dieci milioni di dollari. Si prevede che il museo licenzierà 40 membri del personale e ridurrà il numero delle mostre previste. Questo riflette una tendenza preoccupante nel settore culturale, dove molte istituzioni stanno rivisitando le loro strategie per affrontare le nuove sfide.
Le difficoltà economiche nei musei di New York non accennano a diminuire. Con l’aumento dei costi di gestione e una ripresa turistica ancora lontana, è lecito domandarsi come queste icone culturali riusciranno a mantenere la loro rilevanza e a continuare a offrire esperienze significative ai visitatori nei prossimi anni.