Roberto Ghiselli, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul Rendiconto di genere, presentato il 24 febbraio 2025 a Roma. Durante l’incontro, Ghiselli ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare le discriminazioni di genere in un contesto globale, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo da parte di tutte le istituzioni, sia politiche che sociali.
Il ruolo delle istituzioni
Ghiselli ha affermato che le discriminazioni di genere non possono essere eliminate senza un intervento coordinato su più fronti. È essenziale considerare diversi aspetti, come il mercato del lavoro, i modelli organizzativi, la rete dei servizi, oltre alle dimensioni familiare e culturale. La responsabilità di promuovere una vera parità di genere deve essere condivisa da tutti gli attori istituzionali e associativi, che sono chiamati a collaborare per superare le barriere esistenti.
Il presidente dell’INPS ha evidenziato che i progressi registrati negli ultimi anni sono stati limitati e ha sottolineato la necessità di trasformare questi timidi passi avanti in un’affermazione concreta di parità. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il raggiungimento di una condizione di uguaglianza è un obiettivo cruciale, che richiede un impegno costante e determinato.
Il rendiconto di genere
Il Rendiconto di genere presentato a Roma si configura come uno strumento fondamentale per monitorare e valutare le politiche attuate in materia di uguaglianza. Ghiselli ha evidenziato l’importanza di utilizzare questo documento per tracciare i progressi e identificare le aree in cui è necessario un intervento più incisivo. La trasparenza e la rendicontazione sono elementi chiave per garantire che le politiche di genere siano efficaci e rispondano alle reali esigenze della popolazione.
In questo contesto, il presidente ha esortato le istituzioni a mantenere alta la guardia e a continuare a lavorare per creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso. La lotta contro le discriminazioni di genere deve diventare una priorità per tutti, affinché si possa costruire una società più equa e giusta.
Impatto sociale e culturale
Ghiselli ha anche sottolineato che le discriminazioni di genere non si limitano al mondo del lavoro, ma hanno un impatto profondo sulla società e sulla cultura. Le norme e i valori culturali influenzano le percezioni e le aspettative riguardo ai ruoli di genere, rendendo necessario un cambiamento a livello sociale. È fondamentale promuovere una cultura della parità, che inizi fin dalla giovane età e si sviluppi attraverso l’educazione e la sensibilizzazione.
L’impegno per la parità di genere deve essere un obiettivo condiviso, coinvolgendo non solo le istituzioni, ma anche le famiglie e le comunità. Solo attraverso un approccio integrato sarà possibile affrontare efficacemente le sfide legate alle discriminazioni di genere e garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.