“Foglieni dell’Aiga: riformare le carceri per garantire studio e lavoro ai detenuti”

L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) ha lanciato un forte appello per la riforma del sistema carcerario italiano, evidenziando l’importanza di garantire ai detenuti opportunità di studio e lavoro. Questo messaggio è emerso durante il consiglio direttivo dell’Aiga, che si è tenuto a Cosenza il 21 e 22 febbraio 2025, con il tema centrale “Diritti fondamentali, il coraggio di essere umani”.

La necessità di carceri moderne

Carlo Foglieni, presidente dell’Aiga, ha sottolineato l’urgenza di modernizzare le strutture carcerarie italiane. Attualmente, circa il 20% delle carceri è situato in edifici storici risalenti tra il 1200 e il 1500, che necessitano di un adeguamento per rispondere alle esigenze contemporanee. “È fondamentale che le carceri diventino luoghi in cui si possano svolgere attività socializzanti e lavorative, poiché la finalità della pena deve sempre essere quella della rieducazione“, ha dichiarato Foglieni.

L’Aiga propone un programma di formazione che consenta ai detenuti di accedere a percorsi di studio e lavoro qualificanti, mirando a favorire il reinserimento sociale. Foglieni ha evidenziato l’importanza di migliorare le strutture esistenti, trasformandole in vere e proprie “città” dove i detenuti possano partecipare attivamente alla vita sociale e lavorativa.

Il problema dei detenuti tossicodipendenti

Un altro tema cruciale sollevato da Foglieni riguarda i detenuti tossicodipendenti, che rappresentano circa il 30% della popolazione carceraria. “È necessario sviluppare percorsi che garantiscano il diritto alla cura e al reinserimento sociale di questi individui”, ha affermato. Tuttavia, ha anche messo in guardia sull’importanza di bilanciare le esigenze di punizione con quelle di rieducazione, affinché il sistema penitenziario possa realmente contribuire alla riabilitazione dei detenuti.

L’Aiga ha proposto di implementare programmi specifici per affrontare la questione della tossicodipendenza all’interno delle carceri, assicurando che i detenuti ricevano il supporto necessario per affrontare le loro problematiche e reintegrarsi nella società una volta scontata la pena.

Detenuti stranieri e misure alternative

Il consiglio direttivo dell’Aiga ha anche discusso la situazione dei detenuti stranieri, molti dei quali sono senza fissa dimora. Foglieni ha evidenziato che, in caso di misure alternative, spesso questi detenuti non possono essere trasferiti in strutture adeguate. Per affrontare questa problematica, l’Aiga ha avviato un accordo con l’ANCI per adattare strutture che possano ospitare detenuti senza fissa dimora.

Inoltre, Foglieni ha sottolineato l’importanza di potenziare la magistratura di sorveglianza, poiché procedure lente contribuiscono al sovraffollamento delle carceri. “È fondamentale che le procedure siano più rapide ed efficienti per garantire una giustizia equa e tempestiva”, ha affermato.

Innovazione e telemedicina nelle carceri

Infine, l’Aiga ha proposto l’introduzione della telemedicina all’interno degli istituti penitenziari, per garantire l’accesso ai servizi sanitari direttamente ai detenuti. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un passo significativo verso la modernizzazione del sistema carcerario, assicurando che i detenuti ricevano le cure necessarie senza dover essere trasferiti in strutture esterne.

L’appello dell’Aiga per una riforma del sistema carcerario italiano si fonda sulla necessità di garantire diritti fondamentali ai detenuti, promuovendo l’istruzione e il lavoro come strumenti di rieducazione e reinserimento sociale. La speranza è che queste proposte possano contribuire a creare un sistema penitenziario più umano e giusto.

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