L’aeroporto di Roma Fiumicino si prepara a una grande trasformazione con un progetto di espansione da 4,5-5 miliardi di euro, che include la costruzione di una quarta pista e un ampliamento dell’area aeroportuale di 260 ettari. Tuttavia, nonostante la crescita esponenziale del traffico passeggeri, il piano resta bloccato in attesa del via libera politico e tecnico.
Con un traffico di quasi 50 milioni di passeggeri nel 2024 e un aumento atteso fino a 200.000 viaggiatori al giorno nel 2025, l’aeroporto rischia di non riuscire a supportare la crescita della compagnia di bandiera Ita Airways e il suo sviluppo in sinergia con Lufthansa.
Un progetto ambizioso per il futuro di Fiumicino
Il masterplan di Aeroporti di Roma (AdR), presentato all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), mira a rendere lo scalo capace di accogliere fino a 100 milioni di passeggeri all’anno. Il piano è stato rivisto per ridurre al minimo il consumo del suolo, con una parte dell’ampliamento (151 ettari) che riguarda un’area naturale, ma con la previsione di compensazioni ambientali.
La quarta pista verrebbe costruita all’interno dell’area aeroportuale, in parallelo alla pista 3, per ridurre l’impatto sulle abitazioni vicine. La pista 1, invece, verrebbe accorciata di 400 metri e usata solo nei momenti di picco.
Il nodo infrastrutturale: le strade di accesso all’aeroporto
Uno dei punti critici del progetto riguarda le infrastrutture di collegamento, in particolare il raddoppio della strada che collega Fiumicino a Roma. In teoria, l’opera spetterebbe ad Anas, ma Aeroporti di Roma si è detta disponibile a farsi carico dei lavori, con un investimento aggiuntivo di 250 milioni di euro. Questa cifra si andrebbe a sommare agli oltre 4,5 miliardi di euro già previsti per l’espansione dello scalo.
L’urgenza dei lavori: il rischio di un ritardo insostenibile
I tempi di realizzazione della quarta pista sono stimati in tre anni, ma l’intero iter autorizzativo prevede passaggi complessi, tra cui:
- Approvazione istituzionale
- Autorizzazione tecnica dell’Enac
- Valutazione di Impatto Ambientale
- Conferenza dei servizi (18-24 mesi)
- Adeguamenti urbanistici e procedure di esproprio
Senza un’approvazione immediata, il rischio è che lo scalo possa trovarsi in una situazione critica nei prossimi anni.
Espansione necessaria, ma non senza polemiche
Non tutti concordano sull’espansione. Un comitato locale ha espresso forti perplessità sul progetto, sollevando preoccupazioni ambientali e chiedendo maggiore trasparenza sui piani di sviluppo.
Di contro, per Marco Troncone, CEO di Aeroporti di Roma, il potenziamento è inevitabile: “Rischiamo di arrivare tardi e di mettere in difficoltà il traffico aereo”.
Anche Joerg Eberhart, CEO di Ita Airways, ha sottolineato l’urgenza dell’intervento, mentre Gianni Letta, ex sottosegretario di Stato, ha lanciato un appello: “La politica deve svegliarsi e dare il via libera immediatamente”.
Uno scenario futuro critico senza interventi tempestivi
Secondo documenti interni, il 2024 è stato già un anno difficile, con l’aeroporto al limite della capacità nelle giornate di picco. Senza l’espansione, la situazione nel 2025 e 2026 potrebbe peggiorare, con:
- Terminal sotto pressione durante l’estate
- Saturazione dei gate di imbarco
- Pochi spazi per gli aerei di grandi dimensioni
- Piste congestionate nelle fasce orarie critiche
Nel 2026, l’apertura del Molo D con 14 nuovi gate darà respiro allo scalo, ma potrebbe non bastare. Nel 2029-2030, senza la quarta pista e il potenziamento del terminal, Fiumicino potrebbe non essere più in grado di soddisfare la domanda di voli intercontinentali.
La concorrenza si muove: il confronto con gli altri scali internazionali
Mentre l’Italia attende una decisione, altri hub strategici mondiali stanno investendo per aumentare la capacità operativa. Istanbul continua ad ampliare il proprio scalo, Dubai e Doha attraggono sempre più traffico e l’Arabia Saudita sta lavorando alla costruzione di un nuovo hub a Riyadh, con il supporto della compagnia di bandiera Riyadh Air.
In Europa, Lisbona ha già ottenuto il via libera per un nuovo aeroporto, mentre il Regno Unito sta valutando le espansioni di Heathrow e Gatwick. Se l’Italia non agirà in fretta, il rischio è quello di perdere competitività rispetto agli altri grandi aeroporti internazionali.
Un progetto chiave per il futuro dell’aviazione italiana
L’espansione di Fiumicino non è solo una questione di infrastrutture, ma un elemento chiave per la crescita di Ita Airways e per il consolidamento di Roma come hub intercontinentale.
Con la crescente domanda di voli e la necessità di supportare le rotte a lungo raggio, l’approvazione del piano di sviluppo diventa fondamentale per il futuro del trasporto aereo italiano.
La palla ora passa alla politica, chiamata a prendere una decisione cruciale per il settore. Il tempo stringe e rimandare ancora potrebbe avere conseguenze irreparabili.