Zelensky alla Casa Bianca per un accordo sui minerali, la Corea del Nord invia 1.000 soldati in Russia

Trump annuncia visita di Zelenskyy alla Casa Bianca per accordo sui minerali, mentre l’amministrazione riduce aiuti esteri e prevede nuovi dazi per Canada e Messico.
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Zelensky incontra i leader americani alla Casa Bianca per discutere un accordo strategico sui minerali, mentre la Corea del Nord invia 1.000 soldati in Russia, segnando un momento cruciale nelle relazioni internazionali del 2025

Il 27 febbraio 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, sarà accolto alla Casa Bianca venerdì per la firma di un accordo cruciale sui minerali. Descritto da Trump come un’intesa “molto grande”, questo accordo intende rafforzare le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina per il futuro. La visita di Zelenskyy segna un passo importante nella cooperazione tra i due Paesi, in un contesto geopolitico complesso, mentre l’Ucraina continua a fronteggiare l’invasione russa.

Trump ha manifestato preoccupazione per le spese sostenute dai contribuenti americani a favore dell’Ucraina, evidenziando che l’accordo consentirà agli Stati Uniti di accedere ai depositi di minerali di terre rare in Ucraina. Questi minerali sono essenziali per settori strategici, tra cui l’industria aerospaziale, della difesa e nucleare. Durante la conferenza stampa, Trump ha anche suggerito che l’Ucraina “potrebbe dimenticarsi” di entrare nella NATO, accennando a una possibile riconsiderazione delle alleanze strategiche.

La visita si colloca in un contesto reso più complesso dalla posizione dell’Italia, che ha avvertito i leader europei, tra cui Keir Starmer e Emmanuel Macron, che l’invio di soldati per sostenere Kiev deve avvenire esclusivamente nell’ambito della NATO. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha accusato l’Europa di incitare l’Ucraina a proseguire il conflitto, minacciando la nuova intesa con Washington emersa durante l’assemblea dell’ONU. In questo clima di tensione, si prevedono nuovi incontri tra Stati Uniti e alleati a Istanbul, mentre l’Unione Europea si prepara a discutere di difesa comune in una videoconferenza a 27, in vista di un vertice previsto a Londra.

Congelamento delle carte di credito per i dipendenti federali

Nella stessa giornata, Trump ha firmato un ordine esecutivo che congela l’uso delle carte di credito per i dipendenti federali per un periodo di 30 giorni. Questa misura è parte delle iniziative promosse dal dipartimento per l’efficienza del governo, guidato da Elon Musk. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza nella spesa pubblica e responsabilità da parte dei dipendenti governativi nei confronti dei cittadini americani.

L’ordine esecutivo prevede alcune eccezioni, come per i dipendenti coinvolti in operazioni di soccorso in caso di calamità o per le forze dell’ordine. La firma di questo provvedimento è avvenuta in concomitanza con la prima riunione del nuovo gabinetto alla Casa Bianca, un incontro che ha visto la partecipazione di Musk, sottolineando l’importanza delle riforme proposte dall’amministrazione.

Nuovi dazi per Canada e Messico

Il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha avvertito che Canada e Messico potrebbero affrontare nuovi dazi a partire dal mese di aprile. Questa affermazione è stata rilasciata durante un’intervista a Fox News, dove Lutnick ha chiarito che i nuovi dazi si aggiungerebbero a quelli già annunciati da Trump, pari al 25%, relativi a questioni di immigrazione e traffico di droga. Lutnick ha distinto tra i dazi mirati a combattere il flusso di fentanyl, una sostanza responsabile di migliaia di morti ogni anno negli Stati Uniti, e quelli “reciproci” che Trump ha richiesto di imporre separatamente.

Tagli ai finanziamenti esteri di USAID

L’amministrazione Trump ha annunciato un drastico ridimensionamento degli aiuti internazionali, con un taglio del 92% dei finanziamenti destinati ai programmi esteri dell’agenzia USAID. Questa misura si tradurrà in un risparmio di quasi 60 miliardi di dollari per i contribuenti americani. Secondo un portavoce del Dipartimento di Stato, sono state identificate circa 5.800 sovvenzioni da eliminare, con una riduzione significativa dei fondi disponibili per le iniziative internazionali.

Truppe nordcoreane in Russia

Da Seul, il National Intelligence Service ha riportato che la Corea del Nord ha inviato oltre 1.000 soldati in Russia per supportare l’operazione militare contro l’Ucraina. Questa notizia è stata confermata da fonti militari, che hanno indicato che il dispiegamento di queste truppe è avvenuto tra gennaio e febbraio. La situazione rimane fluida e la consistenza numerica delle forze nordcoreane è ancora in fase di valutazione, ma l’invio di rinforzi da Pyongyang rappresenta un ulteriore elemento di tensione nel conflitto in corso.

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