Roma, 2 marzo 2025 – La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha manifestato il suo dispiacere per l’esito dell’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Meloni ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, evidenziando che è essenziale discutere direttamente per trovare soluzioni condivise. Ha avvertito che dividere l’Occidente sarebbe un errore grave. La premier si trovava a Londra per un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer, prima di partecipare al summit dei leader sull’Ucraina, convocato a Lancaster House.
Incontro con Zelensky e altri leader
Durante il vertice, Meloni ha avuto l’opportunità di incontrare anche il presidente ucraino Zelensky, ribadendo il sostegno dell’Italia per una pace giusta e duratura. Il summit ha visto la partecipazione di diversi leader internazionali, tra cui il premier canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro polacco Donald Tusk. Meloni ha insistito sull’importanza di mantenere unita l’Occidente per raggiungere una pace duratura in Ucraina.
Proposta di summit e ruolo dell’Italia
La premier ha dichiarato ai giornalisti che è cruciale evitare divisioni all’interno dell’Occidente, un aspetto che considera fondamentale anche per gli Stati Uniti. In una telefonata con Trump avvenuta la sera precedente, Meloni ha proposto di organizzare un summit tra europei e americani, suggerendo che un approccio razionale e privo di emotività potrebbe rendere tale incontro possibile. Nonostante le recenti tensioni, ha descritto Trump come un “dealer”, una persona aperta alla discussione di accordi, e ha evidenziato il potenziale ruolo dell’Italia nel costruire ponti tra le due sponde dell’Atlantico.
Riflessioni sull’operato europeo
Riguardo all’operato europeo, Meloni ha espresso gratitudine a Starmer e Macron per le loro iniziative, ma ha anche manifestato irritazione per un attivismo che considera eccessivo. Ha ribadito che la cornice di riferimento deve rimanere quella della NATO, avvertendo che ipotizzare un disimpegno degli Stati Uniti o considerare alternative come un “ombrello nucleare europeo” non sarebbe saggio. Meloni ha espresso riserve sulla creazione di una forza europea di peacekeeping, definendola una soluzione complessa e poco risolutiva. Ha chiarito che l’invio di militari italiani non è mai stato un’opzione considerata, rispondendo così alle preoccupazioni di alcuni membri del suo governo, in particolare Matteo Salvini, che ha recentemente espresso posizioni molto favorevoli a Trump.
Preoccupazioni sui dazi e soluzioni
Nel corso della conferenza stampa finale a Londra, Meloni ha affrontato anche la questione dei dazi del 25% minacciati da Trump contro l’Europa. Ha espresso preoccupazione per le possibili ripercussioni su un’economia italiana fortemente esportatrice, avvertendo che un’escalation in questo ambito potrebbe indebolire tutti. Tuttavia, ha espresso la sua convinzione che esistano soluzioni in grado di evitare conflitti, puntando invece su accordi vantaggiosi per entrambe le parti.