Dazi Usa sulla moda: conseguenze per l’export italiano e il mercato cinese del lusso

Gli Stati Uniti valutano nuovi dazi sui prodotti europei, suscitando preoccupazioni per l’industria della moda italiana e le sue esportazioni, con possibili impatti sul mercato del lusso cinese.
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dazi usa sulla moda nel 2025: impatti sull'export italiano e sul mercato cinese del lusso

Gli Stati Uniti, con la loro crescente attenzione verso le politiche commerciali , si trovano al centro di un dibattito cruciale riguardante l’ industria della moda italiana . Con l’ipotesi di nuovi dazi sui prodotti europei , la comunità imprenditoriale si interroga sulle possibili conseguenze per un settore già in difficoltà. La domanda è chiara: quali ripercussioni avrà questa situazione sull’ export italiano e sul mercato del lusso cinese ?

Impatto dei dazi sulla moda italiana

Secondo un’analisi condotta da Prometeia, l’ industria della moda potrebbe essere tra i settori più vulnerabili a causa dell’introduzione di dazi . In particolare, l’eventualità di un aumento del 10% sui prodotti già tassati potrebbe comportare perdite significative , stimabili in quasi un miliardo e mezzo di euro. Questo scenario si fa ancora più preoccupante se si considera che, nel caso di un’applicazione indiscriminata dei dazi , il settore della moda potrebbe diventare il secondo comparto più colpito, subito dopo quello meccanico .

La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente incertezza che regna tra le aziende. Donald Trump ha già annunciato un incremento del 25% sui tributi per le auto e ha minacciato di estendere tali misure a una vasta gamma di prodotti a partire dal 2 aprile 2025. Il mercato cinese , già in difficoltà, potrebbe subire ulteriori contraccolpi, poiché è l’unico paese al momento soggetto a oneri aggiuntivi , fissati al 10% dal 4 febbraio 2025. La ripresa del mercato del lusso in Cina , quindi, rischia di essere ulteriormente ritardata.

Il ruolo cruciale degli Stati Uniti nel settore tessile

Nel contesto della moda italiana , gli Stati Uniti rivestono un’importanza strategica. Nel 2024, secondo i dati Istat elaborati da Confindustria Moda, gli Stati Uniti si sono confermati come il terzo mercato di riferimento per il tessile e l’ abbigliamento made in Italy , assorbendo il 7,5% del totale, pari a 2,3 miliardi di euro. Questo segna un incremento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il comparto degli accessori ha registrato un calo del 7,6% rispetto al 2023, evidenziando un trend negativo.

Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda, ha espresso preoccupazione riguardo ai dazi annunciati. Secondo lei, tali misure potrebbero rappresentare un ulteriore colpo per le aziende italiane , con un possibile drastico ridimensionamento delle esportazioni . L’aumento dei costi per i consumatori americani potrebbe influenzare negativamente la loro propensione all’acquisto, aggravando la situazione per le imprese del settore.

Prospettive per il mercato del lusso

Nonostante le preoccupazioni, alcuni esperti ritengono che l’impatto dei dazi sui beni di lusso potrebbe essere limitato. Secondo Guia Ricci e Filippo Bianchi, managing director e partner di BCG, i consumatori di alta gamma tendono a essere meno sensibili ai cambiamenti di prezzo . Questo significa che, anche se i dazi dovessero essere applicati, l’effetto sui consumi nel segmento del lusso potrebbe essere contenuto.

Le differenze tra i vari segmenti di mercato sono significative. Mentre il settore del lusso potrebbe subire un impatto minimo, il segmento della moda più accessibile potrebbe risentire maggiormente dell’aumento dei costi . La questione rimane complessa e non ci sono certezze su come si evolverà la situazione. Tuttavia, è chiaro che le aziende italiane devono prepararsi ad affrontare un contesto commerciale in continua evoluzione , con l’auspicio di mitigare gli effetti negativi delle politiche commerciali statunitensi .

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