Dazi doganali, l’appello degli industriali: “Serve un’azione urgente per salvare il settore”

La recente introduzione di dazi doganali da parte dell’amministrazione statunitense ha generato un forte allarme tra gli industrial italiani. Emanuele Orsini , presidente di Confindustria , ha manifestato la sua preoccupazione, evidenziando l’urgenza di “misure straordinarie per un momento straordinario” e ha invitato l’ Europa a “dimostrare coraggio e agire immediatamente”. Questo appello è stato lanciato durante la riunione del Consiglio Generale di Confindustria , che si è svolta a Roma nel marzo 2025, alla presenza di Fredrik Persson , presidente di BusinessEurope .

La voce dell’industria italiana

Nel corso dell’incontro, Orsini ha lanciato un chiaro allerta , supportato da altri leader del settore, tra cui Claudio Feltrin , presidente di FederlegnoArredo . Feltrin ha sottolineato che non è più tollerabile rimanere in silenzio di fronte a decisioni che potrebbero mettere a rischio il sistema produttivo italiano. “Le misure annunciate da Trump , se implementate, potrebbero mettere in ginocchio le imprese e i lavoratori in tempi rapidissimi”, ha affermato Feltrin , evidenziando la serietà della situazione.

Nel 2024, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno toccato i 65 miliardi di euro, rendendo l’ Italia uno dei paesi europei più vulnerabili al mercato americano. L’analisi del Centro studi di Confindustria ha identificato i settori più a rischio, in particolare chimica e farmaceutica , ma anche mezzi di trasporto , macchinari , alimentari e bevande . Gli economisti avvertono che la nuova politica commerciale “America First” della seconda amministrazione Trump potrebbe innescare un’escalation protezionistica , creando incertezze che influenzerebbero negativamente il commercio globale .

Settori a rischio e impatti economici

Tutti i principali settori manifatturieri italiani si trovano a rischio di misure protezionistiche statunitensi, fatta eccezione per un lieve deficit nel settore della carta . Confartigianato ha stimato che l’ export italiano potrebbe subire un calo di oltre 11 miliardi di euro, con una riduzione fino al 16,8% delle esportazioni verso gli Stati Uniti . Questo scenario preoccupante colpisce in particolare i settori caratterizzati da una forte presenza di micro e piccole imprese , come moda , mobili , legno , metalli , gioielleria e occhialeria .

Le regioni italiane più vulnerabili includono Lombardia , Emilia-Romagna , Toscana , Veneto , Piemonte e Lazio , con province come Milano , Firenze , Modena , Torino , Bologna e Vicenza che potrebbero subire impatti significativi. Anche il settore della moda è in allerta, poiché l’introduzione di dazi del 25% sui prodotti agroalimentari potrebbe comportare un notevole calo delle vendite negli Stati Uniti , con un aumento dei costi per i consumatori americani stimato fino a 2 miliardi di euro, secondo le stime di Coldiretti .

In questo contesto, la richiesta di un “patto bipartisan” per affrontare la crisi è diventata sempre più urgente, con gli industrial italiani che chiedono un’azione coordinata per proteggere l’ economia nazionale e garantire la competitività del settore.

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