Delmastro: “Solo gli ayatollah non possono essere commentati”

Delmastro sottolinea il diritto di commentare le sentenze

Andrea Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia, ha rilasciato dichiarazioni di grande rilevanza durante un convegno sulla devianza minorile che si è svolto a Portici, Napoli, il 21 febbraio 2025. In un clima di crescente tensione tra il governo e la magistratura, Delmastro ha affrontato il tema delle sentenze giudiziarie, affermando che le decisioni politiche possono e devono essere oggetto di commento. Ha dichiarato: “Le sentenze credo che si possano anche commentare, soprattutto quelle politiche che peraltro si commentano da sole.”

Critiche all’associazione nazionale magistrati

Il sottosegretario ha manifestato incredulità riguardo alla reazione dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), che ha espresso sconcerto per le critiche del governo nei confronti del giudice che lo ha condannato. Delmastro ha commentato: “È una bella pretesa quella di poter rivendicare più che legittimamente di scioperare contro le nuove leggi, però che nessuno può manco commentare una sentenza. Io credo che esista una sola categoria che rivendichi il diritto a non essere commentata, quella degli ayatollah.”

La condanna e le riforme del governo

La condanna di Delmastro è legata a un’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio, in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se la sentenza fosse una reazione della magistratura alle riforme governative, Delmastro ha risposto: “Non lo so, lo dovrebbe chiedere ai giudici. Diciamo che se questo fosse, hanno sbagliato indirizzo perché proseguiremo con più rinnovato spirito.”

Posizione nel governo e frustrazione personale

In merito alla sua posizione nel governo, Delmastro ha confermato la sua intenzione di non dimettersi, affermando: “Ho ricevuto un mandato preciso dagli italiani per riformare fra le altre cose anche la giustizia.” Ha anche evidenziato che la Procura della Repubblica ha richiesto tre assoluzioni nel suo caso, sottolineando: “Con tre richieste di assoluzione sono riusciti a condannarmi,” esprimendo così la sua frustrazione per l’esito della vicenda.

Reazioni politiche e tensioni in corso

La situazione di Delmastro ha suscitato reazioni anche da parte di altri esponenti politici. La premier Giorgia Meloni ha manifestato il suo sconcerto per la condanna, ma ha confermato che il sottosegretario rimarrà al suo posto. Questo episodio ha messo in luce le tensioni esistenti tra il governo e la magistratura, in un periodo in cui le riforme della giustizia sono al centro del dibattito politico italiano.

Un futuro incerto per Delmastro

In questo clima di incertezze e polemiche, la figura di Delmastro continua a catturare l’attenzione, non solo per il suo ruolo nel governo, ma anche per le implicazioni legali e politiche della sua condanna. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro del sottosegretario e per le riforme che intende portare avanti.

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