In Calabria prosegue l’operazione “Cervo Italico”: ecco di che cosa si tratta e perché è importante.
Prosegue la mobilitazione per il ripopolamento del cervo italico in Calabria, una missione di grande importanza che sta suscitando interesse tra gli appassionati della fauna selvatica e gli ambientalisti. In un momento in cui le specie a rischio di estinzione sono sempre più numerose, l’operazione ‘Cervo Italico‘ si propone di garantire la sopravvivenza di una sottospecie endemica italiana, creando un nuovo habitat per questi magnifici ungulati.
Il progetto ‘Cervo Italico‘ ha preso avvio nel 2023 grazie a una sinergia tra diverse organizzazioni e istituzioni, fra cui il Wwf, il Parco naturale regionale delle Serre e i Carabinieri Forestali. Questa operazione verte principalmente sul ripopolamento del cervo italico, una sottospecie che vanta una popolazione di circa 300 individui, concentrata principalmente nella Riserva Naturale del Bosco della Mesola, che si trova in provincia di Ferrara. La prima fase del progetto ha visto il trasferimento di 50 cervi nelle Serre calabresi tra marzo e ottobre dello scorso anno. Questi ungulati sono stati accolti con grande attenzione e ogni esemplare ha ricevuto un collare Gps per monitorarne i movimenti e garantire il successo dell’introduzione nel nuovo habitat.
La scelta delle Serre come area di ripopolamento non è stata casuale. Infatti, un’analisi approfondita condotta da Ispra ha determinato che questa zona calabrese possedeva le caratteristiche ideali per ospitare questa specie, favorendo così la creazione di una seconda popolazione. L’obiettivo principale di questa operazione è ridurre il rischio di estinzione del cervo italico, che potrebbe subire conseguenze devastanti in caso di eventi eccezionali o di malattie che colpiscano la sola area della Mesola.
Monitoraggio e adattamento: i primi successi
Un altro aspetto importante del progetto è il monitoraggio degli ungulati liberati. Grazie ai collari Gps, è possibile seguire in tempo reale le abitudini e gli spostamenti degli animali, offrendo così informazioni preziose riguardo il loro adattamento. E i dati preliminari sono incoraggianti; alcuni esemplari hanno già mostrato segni di buon adattamento, aumentando di peso, un chiaro segnale che l’area prescelta è ricca di risorse alimentari. Questo non solo rappresenta un successo per il progetto, ma anche una speranza per il futuro del cervo italico in Calabria.
Le attuali sessioni di cattura hanno come obiettivo il trasferimento di ulteriori 30 cervi dalla Riserva del Bosco della Mesola, per aumentare ulteriormente la popolazione presente nel Parco delle Serre. Questo processo è essenziale in quanto ogni trasferimento contribuisce a stabilizzare il numero di esemplari in questa nuova area. Ancora una volta, gli esperti sperano che i cervi, una volta acclimatati, possano riprodursi con successo, garantendo così una continuità della specie in Calabria.
Speranze per il futuro: una nuova vita per il cervo italico
Guardando avanti, le aspettative sono alte. Il progetto di ripopolamento mira a garantire una popolazione stabile di cervo italico in Calabria nei prossimi anni. L’auspicio è che, una volta stabiliti, gli ungulati possano formare branchi e riprodursi, contribuendo attivamente alla conservazione della sottospecie. Se tutto andrà bene, la prossima primavera potrebbe vedere la nascita di nuovi piccoli cervi italici, un rinnovato simbolo di speranza per la biodiversità italiana.
Il ripopolamento del cervo italico è dunque una storia di determinazione, collaborazione e rispetto per la natura. Mentre gli sforzi continuano e la comunità locale si unisce a questa causa, ogni passo verso il successo rappresenta un trionfo per la fauna selvatica e un segnale forte dell’importanza di proteggere le nostre risorse naturali.