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Bitcoin oltre i 89.000 dollari: nuovo record storico grazie alla vittoria di Trump

Il prezzo di Bitcoin ha superato la soglia degli 89.000 dollari, segnando un nuovo record storico per la criptovaluta. Solo una settimana fa, il valore di BTC si aggirava intorno ai 67.000 dollari, un aumento significativo attribuito principalmente alla rielezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti. Ribattezzato il Crypto President, il ritorno di Trump ha dato un notevole impulso non solo a Bitcoin, ma anche a numerosi asset della finanza decentralizzata.

L’impulso dei mercati: l’effetto della politica pro-crypto

Subito dopo la conferma della vittoria di Trump, Bitcoin ha registrato una crescita repentina. Tra le promesse fatte in campagna elettorale dal presidente rieletto, spiccano l’idea di una riserva nazionale di BTC e un allentamento delle normative sulle criptovalute, a vantaggio di chi investe in questo settore. Questo slancio pro-crypto si è riflesso anche sulle principali piattaforme di scambio e investimento come Coinbase e Robinhood, che hanno registrato un aumento delle transazioni, così come sui titoli di aziende amiche del settore come Tesla, la cui crescita è stata ulteriormente sostenuta dal carisma di Elon Musk.

Il rischio di volatilità: cosa aspettarsi per il futuro di Bitcoin?

Nonostante il nuovo record, resta da verificare la stabilità della crescita di Bitcoin nel lungo periodo. La natura volatile della criptovaluta potrebbe portare molti investitori a voler monetizzare l’aumento, vendendo al momento più opportuno e causando così un calo del prezzo. La dinamica della volatilità è comune per Bitcoin e rappresenta una sfida costante per chi decide di tenere BTC nei propri wallet.

Italia: in arrivo un aumento della tassazione sulle criptovalute

Nel frattempo, in Italia si discute di tassazione sulle plusvalenze generate dalle criptovalute. La nuova legge di bilancio potrebbe aumentare l’imposta dal 26% al 42% per gli asset digitali, allineandosi a una politica di tassazione più rigorosa. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha giustificato questa scelta affermando che gli investimenti in criptovalute sono altamente rischiosi e privi di beni economici sottostanti, una posizione che riflette la crescente attenzione del governo verso il controllo del settore.

Questa svolta rappresenta un bivio importante per gli investitori italiani, che si troveranno ad affrontare nuove sfide in un mercato in continua evoluzione, segnato da una volatilità che, se gestita correttamente, può generare opportunità uniche.

This post was last modified on 12 Novembre 2024 15:12

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