Berlusconi accusa Zelensky per la guerra in Ucraina: analisi e video del controverso intervento del 2023
Il 21 febbraio 2025, un video datato 12 febbraio 2023 ha riacquistato visibilità sui social media, scatenando un vivace dibattito tra i politici italiani. In questo filmato, l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, esprimeva le sue opinioni sull’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto durante un Consiglio europeo straordinario a Bruxelles il 9 febbraio 2023. Le sue affermazioni, rilasciate a Milano, hanno catturato l’attenzione per il loro contenuto controverso.
Nel video, Berlusconi ha criticato apertamente la scelta di Meloni di incontrare Zelensky, dichiarando: “Se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato a parlare con Zelensky, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili”. Questa affermazione ha suscitato scalpore, poiché il Cavaliere ha messo in discussione la legittimità dell’approccio occidentale alla crisi ucraina, insinuando che la responsabilità del conflitto ricadesse sul leader ucraino.
Berlusconi ha continuato la sua analisi, sostenendo che il conflitto avrebbe potuto essere evitato se Zelensky avesse cessato di attaccare le repubbliche autonome del Donbass. Le sue parole hanno generato reazioni contrastanti, con alcuni che le hanno interpretate come un tentativo di sovvertire la narrazione occidentale sulla guerra, in cui la Russia è considerata l’aggressore.
Oltre a criticare Zelensky, Berlusconi ha avanzato un piano per la ricostruzione dell’Ucraina, suggerendo che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dovesse intervenire direttamente. “Il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: ‘Dopo la fine della guerra, un Piano Marshall per ricostruire l’Ucraina da 9 mila miliardi di dollari è a tua disposizione, a condizione che tu domani ordini il cessate il fuoco’”, ha affermato. Secondo Berlusconi, questo approccio avrebbe potuto persuadere Zelensky a fermare le ostilità.
Le dichiarazioni di Berlusconi, pronunciate nel 2023, sembravano allora in contrasto con le opinioni prevalenti, ma oggi, a distanza di due anni, il loro significato e la loro rilevanza sono tornati al centro del dibattito. La sua posizione ha sollevato interrogativi sulla coerenza della politica estera italiana e sul ruolo dell’Occidente nella crisi ucraina.
Le affermazioni di Berlusconi non sono passate inosservate nel panorama politico italiano. Numerosi parlamentari, sia della maggioranza che dell’opposizione, hanno manifestato il loro disappunto, evidenziando come le sue parole possano compromettere la solidarietà europea nei confronti dell’Ucraina. La polemica ha riacceso il dibattito sull’approccio dell’Italia alla guerra e sull’importanza di mantenere una posizione unita contro l’aggressione russa.
In un contesto internazionale già teso, le dichiarazioni di Berlusconi hanno sollevato interrogativi sulla direzione futura della politica estera italiana e su come il paese intenda affrontare le sfide globali. Con l’attenzione rivolta al conflitto in corso, le parole del Cavaliere potrebbero avere ripercussioni significative, non solo in Italia, ma anche nelle relazioni con gli alleati europei e con gli Stati Uniti.
La situazione rimane in continua evoluzione e le reazioni continuano a svilupparsi, mentre il video del 2023 continua a circolare, alimentando un dibattito che sembra destinato a perdurare nel tempo.