All’interno dell’ASP San Michele è stato avviato il progetto “Sguardi intergenerazionali – un progetto di fototerapia per confrontare le generazioni,” ideato per stimolare emotivamente e cognitivamente gli ospiti della Casa di Riposo e della RSA. Questo progetto mira a promuovere l’invecchiamento attivo attraverso un dialogo tra generazioni, realizzato in collaborazione con il Municipio VIII di Roma Capitale.
La collaborazione con il Municipio VIII di Roma rappresenta un’importante opportunità per ampliare la partecipazione sociale, offrendo un’ulteriore risorsa per il territorio. Questo legame non solo rafforza la rete locale, ma contribuisce a costruire una comunità più inclusiva e solidale.
Questo percorso di fototerapia coinvolge sia gli anziani ospiti della struttura sia giovani e adulti con disabilità medio-lieve del Municipio VIII, grazie al supporto del Servizio per l’Autonomia e l’Integrazione della Persona Disabile (SAISH). La fotografia diventa uno strumento di espressione e dialogo, favorendo uno scambio profondo di esperienze e vissuti tra le generazioni.
La fototerapia è una disciplina che unisce psicoterapia e fotografia, con radici risalenti agli anni ’70 grazie al lavoro di Judy Weiser, psicologa pioniera di questa pratica. Essa sfrutta la potenza delle immagini come veicolo per esplorare le proprie emozioni e raccontare il proprio mondo interiore, creando un’esperienza terapeutica e creativa.
I partecipanti sono guidati da una fotografa e una psicoterapeuta in gruppi di massimo dieci persone, con incontri settimanali di circa due ore. Ogni sessione è suddivisa in una fase di creazione e selezione delle immagini, seguita da un momento di condivisione. Questo ambiente di supporto permette a tutti di esprimersi liberamente, senza giudizi estetici sulle proprie opere.
Oltre al suo impiego clinico, la fototerapia rappresenta uno strumento di esplorazione personale e di crescita per chiunque. La fotografia, considerata come un linguaggio emotivo, offre un mezzo autentico per raccontare sé stessi, valorizzando anche le immagini più imperfette come specchio di vissuti profondi. Questo progetto intergenerazionale si conferma quindi un’iniziativa significativa per creare legami e rafforzare il dialogo tra generazioni diverse, arricchendo il percorso personale di ciascuno.