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Twitter annuncia la funzione “Mute”

Stop ai cinguettii fastidiosi, Twitter introduce una nuova funzione che permette di oscurare gli utenti senza smettere di seguirli.

Si chiama “Mute” ed è la nuova funzione tramite la quale Twitter da la possibilità di non ricevere più gli aggiornamenti di singoli utenti ma soprattutto senza che questi lo vengano a sapere e smettere di seguirli.

Twitter introduce funzione Mute

Twitter lo ha annunciato sul suo blog proprio ieri:

Proposta

Today we’re beginning to introduce a new account feature called mute to people who use our iPhone and Android apps and twitter.com. Mute gives you even more control over the content you see on Twitter by letting you remove a user’s content from key parts of your Twitter experience.

La nuova funzione sarà disponibile per iOS, Android oppure per Twitter da desktop. Per impostare la funzione Mute sul profilo di un utente basterà cliccare sull’icona con i tre puntini e scegliere Togli voce a@username. Di conseguenza implica che qualsiasi tweet o retweet fatto da quell’utente non sarà più visibile nella vostra timeline. Una funzione che sembra molto più good-mannered rispetto a un defollow e che sembra ricordare quella di Facebook “Smetti di seguire”!

Stop cinguettii Twitter

Un altro passo avanti verso l’omologazione a Facebook! Che ne pensate, sarà davvero utile?

Maria Colucci

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Maria Colucci

Nata e cresciuta in un paesino, ho sempre guardato al di là dei miei confini geografici sia per studio che per lavoro. Fashion-addicted, divisa tra le Lingue, il Marketing, la Comunicazione e immersa nel mondo Social, da qualche anno ho capito che di tutto ciò volevo farne una professione!

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2 Comments

  1. Uno “smetti di seguire” è forse meno doloroso di un “Rimuovi dagli amici”.. mi domando come mai si vivano i social come questioni personali di vita o di morte: una persona può scegliere di seguirti in un periodo della sua vita e poi prendere strade diverse e, di conseguenza, decidere di abbandonarti. Pensando che il 90% dei miei follower su twitter sono a me sconosciuti.. non è che me la prendo troppo, fa parte del gioco.
    In termini di visibilità per l’azienda invece..
    Grazie per l’articolo

    1. Purtroppo molto hanno sviluppato una patologia del tutto nuova, la cosiddetta “net-dependency” e hanno iniziato a confondere la vita reale con quella virtuale o, molto peggio, sostituire la prima alla seconda (per le motivazioni personali più disparate!).
      Alla fine ci si ritrova contatti sui social network che appunto, neanche conosciamo, ma ciò che a mio modesto parere conta veramente, è se e come interagiamo con loro, ma soprattutto per quale finalità? LinkedIn per lavoro, Twitter per Informazione, Facebook per “confidenzialità” e Google Plus per “socialità” (essendo forse il medium più trasversale di tutti).
      Mi ricordo una frase che circolava agli albori del social network di Zuckerberg in Italia: “Perché mi chiedi l’amicizia su Facebook se poi per strada non mi saluti?”.

      Beh, allora ben venga il defollowing e ogni forma di filtro o strumento di espresso del proprio parere, per la serie, “meno Mi Piace, più “Non mi Piace”.
      Ovviamente, non ne facciamo una questione personale, i social network sono tutto fuorché sociali!ù

      Grazie del commento e complimenti per il tuo sito Ivana!
      a presto

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