Scoppia il Datagate, Twitter porta in tribunale il Governo USA!

Tema Privacy, Twitter non ci sta e trascina il Governo americano in tribunale.
Twitter, il sito di microblogging più famoso al mondo ha fatto causa al Governo Americano con un esposto depositato presso una corte federale della California. La denuncia contro il Governo federale accusa lo stesso di violare il primo emendamento della Costituzione Americana sulla tutela della libertà di parola e di espressione.
Perché?
Colpa delle restrizioni su ciò che Twitter può rivelare a proposito delle richieste avanzate dagli 007 della Nsa o dagli agenti dell’FBI.
Pare, infatti, che queste richieste di informazioni e di dati relativi ai propri utenti appartengano in teoria alle indagini sulla sicurezza nazionale. Twitter è stato il primo a non sottostare alle richieste dell’amministrazione di accesso agli accoun. Ha inoltre negato la partecipazione alla negoziazione con il ministero della Giustizia per trovare un’intesa tra la difesa della privacy degli utenti e le esigenze della sicurezza nazionale.
Tema scottante in cui già tempo prima erano stati coinvolti anche Facebook e Google.
Infatti il Dipartimento alla giustizia impedisce a Twitter e non solo di dare un’informazione più completa sui programmi di sorveglianza del governo, che coinvolgono milioni di persone sui social media dai computer o dai propri smartphone e tablet. L’amministrazione ha infatti imposto un divieto al social network, poiché questa aveva intenzione di rendere pubblici i dati sulle richieste di accesso dell’Intelligence Usa alle informazioni sugli account degli utenti.
In questo modo Twitternon potrà rivelare informazioni circa le attività di sorveglianza del Governo, su quelli dell’Nsa e delle altre organizzazioni di sicurezza nazionale. Colpa del Governo, quindi, sarebbe quella di aver impedito al social network di rimanere in linea con i suoi criteri di trasparenza.
In ogni caso questa notizia non è poi così tanto una novità, così come quella del Datagate, che ha aperto gli occhi su quanto siano invadenti le azioni del governo americano in tema di privacy di privati cittadini.
Vediamo quanti ancora si muoveranno in questa direzione!
Maria Colucci