Lo stato di salute di Twitter

Twitter non cresce nonostante i pareri positivi di molti utenti. Un’analisi di Statista.com mostra lo stato di salute del sito di microblogging.
Uno spaccato della storia recente di Twitter, una linea temporale che va dal 2010 all’ultimo quarto del 2017 e mostra quanti siano realmente gli utenti attivi mensili presenti sulla piattaforma. In media 330 milioni di utenti attivi, con un picco di 327 milioni raggiunto a inizio 2017.

Non son bastate le recenti novità introdotte dalla piattaforma dell’uccellino come l’ampliamento del limite dei 140 caratteri nativi dei tweet a quota 280 o la possibilità di caricare video. Non bastano neppure la presenza di VIP del calibro di Katy Perry (oltre 96 milioni di followers) o la scelta da parte di molti governi di adottarlo come canale di comunicazione ufficiale (il Giappone, per esempio, lo utilizza per allertare la popolazione in caso di terremoti, mentre gli Stati Uniti in caso di attentati terroristici) per smuovere, in positivo, il trend di utilizzo e l’andamento in borsa.
Nonostante tutto sembra che, almeno da un punto di vista dei guadagni, le cose siano migliorate (gli introiti nel 2016 sono aumentati di 2.5 miliardi di dollari rispetto ai 2.2 del precedente anno fiscale) ma, ciononostante, Twitter è ancora in perdia (su base annua, nel 2016, ha registrato una perdita di circa 457 milioni di dollari). D’altronde, è risaputo, i Big della Digital Economy guadagnano soprattutto grazie alla gestione dei dati (che sia profilazione o conservazione degli stessi) e se le numeriche non sono alte, calano l’interesse dei Brand e i rispetti investimenti in pubblicità, ergo, i guadagni.
Che fine farà Twitter?
Tommaso Lippiello