Su Google+ in arrivo la chat a fumetti

L’evoluzione di Google+ segue la moda cartoon che impazza su Facebook, presto in arrivo la comunicazione virtuale a fumetti.
BitStrips ha fatto il botto e Google segue la scia. L’app che trasforma tutto in fumetti è senz’altro uno dei fenomeni degli ultimi mesi. Per chi non lo conoscesse è un programmino per iOs e Android (ma anche un’app per Facebook), di cui abbiamo parlato anche in un precedente articolo, che consente di realizzare vignette divertenti, contraddistinte da un certo taglio surreale e perfino inquietante, e di condividerle istantaneamente su Facebook. In appena due mesi ha reclutato 30 milioni di avatar entrando nel novero delle app più scaricate in una novantina di Paesi del mondo. L’aspetto divertente, infatti, è che il protagonista di quegli sketch è lo stesso utente, grazie alla creazione di un vero e proprio avatar, personalizzato in quasi ogni aspetto possibile, dalle sopracciglia fino all’abbigliamento. Insieme alla forza dell’avatar c’è l’immancabile ingrediente social: nella scenetta possono infatti essere inseriti altri personaggi, quelli degli amici, in un curioso esperimento di social comic.
Adesso anche Google sembra raccogliere questa sfida, incalzata dal ritardo accumulato. Big G, infatti, sembra aver intuito l’importanza dei fumetti in salsa social già da qualche anno. Nel 2010, infatti, aveva sviluppato un algoritmo, il cui brevetto è stato accordato solo lo scorso 31 dicembre ed era destinato a proteggere la proprietà di un “sistema per la creazione elettronica di comunicazioni tramite strisce a fumetti”. L’idea, di prossima introduzione, è di creare una sorta di “Googlestrip”, sfoggiando una differenza fondamentale rispetto ai tanti servizi in grado di creare dal nulla strisce a fumetti come Pixton, ComicMaster o Strip Generator: la chat a fumetti sarà direttamente integrata nei social network. Insomma, darà di fatto vita a un nuovo genere di contenuto oltre al semplice testo, alle foto e ai video di cui le bacheche dei social network si nutrono. Ciò significherà trasformare facilmente le nostre conversazioni in scambi fra personaggi dei fumetti. Quindi non incorporando delle foto – come accade adesso con Bitstrips – ma utilizzando un editor integrato che aiuti gli utenti a formattare i propri pensieri e le loro discussioni e trasformandole in fumetti. Eccone un esempio:
Stessa sorte toccherà probabilmente anche agli Hanngouts di Google+, con la chat che in questo modo diventerà sicuramente meno rigida e più spiritosa. Non si tratterà però di plagio o imitazione di Bitstrips. Gli addetti ai lavori di Google hanno per questo brevettato il nuovo algoritmo che, oltre a trasformare le conversazioni degli utenti sotto forma di fumetti, terrà conto anche degli stati d’animo e dei toni del dialogo. La nuova messaggistica inoltre funzionerà anche per altre modalità di comunicazione digitale: su tutte Email, SMS e Instant Messaging.
Non conosciamo ancora quando l’iniziativa troverà concreta applicazione sul campo, ma una cosa è certa: i sistemi di dialogo stanno cambiando, ancora una volta: ora non bastano più le parole, ma sembra essere diventata necessaria anche la presenza delle immagini come supporto alla comunicazione testuale.
Aldo Palo