Google Plus

Quel che resta di Google+

Google annuncia delle novità per il suo social Google+. Che stiano iniziando a fare dei passi indietro per dismetterlo?

Ammettiamolo: Google+ non è stata l’intuizione del secolo. Di questo ce ne siamo accorti un po’ tutti quando siamo stati costretti ad utilizzarlo. Ad oggi qualcuno ancora non ne ha capito il reale obiettivo, ma soprattutto non ha trovato un motivo per utilizzarlo; i più malfidati continuano a dire a gran voce che è soltanto un modo per posizionarsi meglio nella serp, i più buoni cercano di trovare qualcosa di positivo nelle community.

Tramite il blog di Google, il VP of Streams, Photos, and Sharing, Bradley Horowitz, ha lanciato delle importanti novità che sembrano soltanto continuare a percorrere la strada intrapresa da tempo, ossia il lento ritiro dalle scene del social di Google. Essenzialmente Google+ pare in dismissione e si cerca di portare fuori da lì le funzionalità legate ad Android. Google+ è sempre stato esagerato in tutto, dalla pretenziosità con cui ci è stato imposto alle animazioni eccessive. E’ sicuramente utile per le community, ma da quando i gruppi su Facebook hanno iniziato a prendere piede, perché usare Google+?

Novità Google+

Proposta

“Quando abbiamo lanciato Google +, abbiamo deciso di aiutare le persone a scoprire, condividere e collegarsi su Google come fanno nella vita reale. Se da un lato abbiamo fatto alcune cose per bene, dall’altro abbiamo fatto alcune scelte a cui, col senno di poi, abbiamo bisogno di ripensare.” 

Questo l’incipit del post di Horowitz dal quale traspare chiaramente il bisogno di rinnovarsi o morire. Così nel corso dei prossimi mesi, avverranno alcuni importanti cambiamenti:

  • Un’esperienza Google+ più mirata
    Google sta rapidamente diventando un luogo in cui gli utenti si mettono in contatto con le persone i cui contenuti li ispirano perché affini con i propri interessi. In linea con questo obiettivo, sono state aggiunte caratteristiche come le Collezioni di Google+, tramite cui è possibile organizzare i propri post per argomenti. Allo stesso tempo però, ci sono molte feature non essenziali per un social che vuole basarsi sugli interessi degli utenti: parliamo ad esempio delle foto che, per chi utilizza un dispositivo Android, vengono direttamente caricate su Google+ tramite Google Foto: perché? La novità sta quindi nell’introduzione di un tasto per la condivisione (in modo che la si possa fare in modo consapevole!) e l’entrata in scena della geolocalizzazione.
  • Utilizzo di Google senza un profilo Google+
    La più importante novità è la possibilità di utilizzare Google senza che venga generato automaticamente un profilo Google+. Dall’iniziale accesso su invito si è passati ad un esasperato libero accesso. Esistono vie di mezzo e Google sembra finalmente essersene accorto! Per utilizzare tutti i prodotti Google, inoltre, non è affatto indispensabile l’utilizzo di Google+, quindi perché essere costretti a stare su un social su cui non si è scelto di stare? Per questo punto, un piccolo chapeau per Google.

Nei prossimi mesi un account Google sarà tutto ciò che serve per condividere contenuti, comunicare con i contatti, creare un canale su YouTube e altro ancora. Proprio YouTube sarà uno dei primi prodotti che recepirà questo cambiamento. Il vostro account Google non sarà ricercabile o followable, a differenza dei profili pubblici di Google+. E per le persone che già hanno creato un profilo Google+ ma non intendono utilizzarlo per i servizi offerti da Google, saranno introdotte delle opzioni per la gestione e rimozione di quei profili pubblici.

Questi cambiamenti verranno introdotti lentamente in un arco temporale non ben specificato, per migliorare l’esperienza su Google+. Ma una volta portati fuori di utenti dal social, permettendo loro di utilizzare i servizi Google senza possederne necessariamente uno, cosa resterà di Google+?

Annette Palmieri

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Annette Palmieri

Laureata in Scienze della Comunicazione. Sono una persona curiosa, dinamica. Amo parlare, cercare cose nuove, i fiori, gli animali, il cinema, i treni e la tecnologia. Riverso le mie attitudini sul mio quotidiano e le trasformo in passioni. Per questo scrivo e sono diventata social addicted. In breve: peggio di Lucy Van Pelt.

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3 Comments

  1. Condivido le tue perplessità e le considerazioni fatte.
    Riflettendoci su un po’, Facebook si utilizza per svago, Linkedin per il business, Google+ è una “via di mezzo”.
    Comunque, in Italia, non mi pare che i Social Network siano utilizzati bene da parte di Aziende e Professionisti. C’è molta approssimazione e pochissima formazione in merito.
    Utilizzare i Social per fare business è una “Professione” che può portare ottimi risultati, ma c’è bisogno di convincersi di questo.
    Comunque a me mi (non si dice…) piace così com’è Google+.

  2. Ecco appunto, non riusciamo a dirci a cosa serva Google+! Personalmente come social mi piace molto, ho sempre seguito le community da cui traggo parecchi spunti. Però dobbiamo ammettere che non è affatto stato il successo che si sperava e che molti utenti non vedono l’ora di disfarsene.
    Per quanto riguarda la questione Social Media Management mi trova totalmente d’accordo: tanta fuffa a fronte di una reale e forte esigenza da parte delle aziende.

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