Parte la campagna d’Italia di Google+

Google promuove Google Plus in Televisione, uno spot senza precedenti in ambito social.
In questi giorni è possibile che qualcuno di voi, mentre era seduto comodamente in divano di fronte al televisore, si sia imbattuto in uno spot italiano di Google+.
Ricordate cosa pubblicizza?
Un giovane padre non si lascia sfuggire nemmeno un istante della vita del figlio, immortalando ogni evento più o meno significativo con una foto dal cellulare, fin quando lo smemorato padre non dimentica cellulare con relative foto sul sedile posteriore di un taxi. Addio foto del bambino scattate con così tanto amore paterno. Ma, colpo di scena, il padre apre il suo account Google+ e ritrova tutte le foto scattate dal suo cellulare salvate in un album privatissimo: tutto questo grazie alla funzionalità “caricamento istantaneo”di Google+, che consente di salvare all’istante una foto scattata dal cellulare sul tuo album privato di Google+, scongiurando il pericolo di perdere anche un solo ricordo.
Le foto sono salve dall’oblio.
Ma non è l’unico spot italiano. Google+, infatti, ha diffuso da pochi giorni altri spot declinati rigorosamente per il bel paese. Ne conosciamo almeno altri due, tutti diffusi in questi giorni recenti. Il primo si chiama Google+: condividere una passione e collaborare per realizzarla, mostra le più avanzate e utili funzionalità di Google+, come le cerchie di amici, la condivisione di interessi e passioni comuni, i videoritrovi.
Nel secondo, invece, uscito solo due giorni fa, l’italiano Luca in jeans e camicetta, deve preparare una cenetta per un’ospite speciale in un’occasione altrettanto speciale e chiede aiuto agli amici. Apre un videoritrovo, funzionalità di cui abbiamo parlato in un altro articolo sugli hangout di Google Plus, e invita nove amici affinché lo aiutino nell’impresa (ovviamente nel menù italiano non possono mancare gli spaghetti!). Il video si chiude con un amico di Luca, il quale da italiano che non si smentisce, gli chiede di prendere informazioni sulle amiche della sua ospite.
Vincenzo Ferrara