Google Plus

L’onnipotente Google+, per servirti!

Google I/O lancia nuove applicazioni e nuovi servizi, tra cui un rinnovato social network destinato a regnare.

Da qualche tempo ormai è entrato nell’uso quotidiano il verbo “to google”, ovvero l’azione di inserire nel motore di ricerca un nome di cosa o di persona per ottenere tutte le informazioni ad essa relative. Se fino ad oggi i risultati più desiderati sono le rispettive pagine di Wikipedia e/o Facebook, molto presto, in un dispotico totalitarismo dei social media non poi così lontano, potranno essere costituiti esclusivamente da Google stesso.

Il 15 maggio si è tenuta a San Francisco l’edizione 2013 di Google I/O, la conferenza di presentazione dei nuovi prodotti dell’azienda da cui la manifestazione prende il nome. Quest’anno i riflettori non sono stati puntati tanto sui nuovi dispositivi (limitati alla special edition del nuovo Galaxy), quanto sul potenziamento dei propri servizi. Oltre alla nuova veste grafica delle sue mappe, Google ha anche lanciato il proprio servizio di musica in streaming, con la chiara intenzione di spartirsi una fetta del mercato di iTunes e Spotify, con prezzi piuttosto bassi e applicazioni accattivanti.

Ma possiamo affermare che le grandi innovazioni del gigante della rete riguardino soprattutto il suo social network, Google+, nato poco meno di due anni fa ma già diventato un temibilissimo concorrente dei suoi simili. Perché una delle peculiarità di Google, come dicono le malelingue, è proprio quella di riuscire a osservare gli altri e imitarli, superandoli in qualità e, molto spesso, cacciandoli dal loro stesso settore. È accaduto con Altavista, antico motore di ricerca, e molti pensano stia per accadere con il browser Internet Explorer. Ma la volontà dei grandi capi è visibile proprio in Google+, che ormai racchiude in sé pressoché ogni funzionalità di ogni social media.

Proposta

Evoluzione di Google Plus

Si potrebbe partire dalla nuova grafica, non troppo lontana da quella di Pinterest, con i suoi post disposti in colonne; ma senza essere troppo critici si può semplicemente dire che essa è stata semplificata, partendo dallo studio di quella di smartphone e tablet, ed è stata ristrutturata consentendo di visualizzare, a seconda della grandezza dello schermo, fino a tre colonne. C’è inoltre la possibilità di mostrare le immagini facendole adattare all’ampiezza della pagina in modo da conferire loro maggiore visibilità.

Google Plus home

Sempre per quanto riguarda le immagini, Google+ ha deciso di introdurre dei miglioramenti che consentiranno di selezionare le foto meglio riuscite e di ritoccare quelle uscite meno bene, il tutto grazie a formule e algoritmi che automatizzeranno queste fasi e metteranno in risalto il lato migliore dei propri utenti. Ovviamente sarà possibile annullare le modifiche effettuate, ma dobbiamo arrenderci all’evidenza che Google sappia che cosa è meglio per noi. Lo sa ad esempio anche per gli hashtag, che verranno inseriti automaticamente nei nostri post in base alle tendenze delle cerchie e dell’intera comunità.

Si deve cominciare a temere per il destino di Facebook, Twitter & Co.? Forse no, ma è certo che le loro peculiarità sono state rielaborate nel migliore dei modi dal loro antagonista. Rimane da sperare che Google non intenda prendere il posto dell’essere umano ma continuare a servirlo, anche se siamo consapevoli che certamente saprebbe fare molto meglio di noi.

Nadia Marchesi

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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