Netflix e videogiochi: l’uscita di Mike Verdu segna un cambio di rotta

L’uscita di Mike Verdu da Netflix segna un momento critico per la divisione gaming, evidenziando incertezze strategiche e cambiamenti significativi nella direzione futura della piattaforma nel settore videoludico.
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La notizia dell’uscita di Mike Verdu da Netflix ha sorpreso il settore videoludico, evidenziando nuove sfide per la piattaforma di streaming. Verdu, uno dei protagonisti della nascita della divisione gaming del colosso, ha lasciato l’incarico in un momento in cui Netflix sta rivedendo profondamente la sua strategia. Questa situazione si colloca all’interno di un contesto di cambiamenti e incertezze che hanno caratterizzato l’approccio dell’azienda al mondo dei videogiochi, rendendo difficile capire quali siano le reali intenzioni future.

Il ruolo di Mike Verdu in Netflix

Mike Verdu è entrato a far parte di Netflix nel 2021, con il compito di lanciare e sviluppare la divisione gaming. Inizialmente, il suo incarico come Vicepresidente dello sviluppo giochi ha avuto un ruolo cruciale per la creazione di Netflix Games. Sotto la sua guida, sono stati strutturati diversi studi di sviluppo interni e dipartimenti dedicati al publishing. La promozione a Vicepresidente dell’intera divisione gaming ha segnato un momento di crescita significativa. Durante questo periodo, Verdu ha anche supervisato diverse iniziative, tra cui il lancio di test per il cloud gaming, estesi a vari Paesi.

Il suo ultimo ruolo, assunto nel novembre del 2024, è stato quello di Vicepresidente dell’Intelligenza Artificiale Generativa applicata ai videogiochi. Questo spostamento era visto come un cambiamento strategico verso l’integrazione dell’IA nei giochi. Tuttavia, Verdu stesso ha affermato che si trattava di una transizione già pianificata, contribuendo a creare un contesto di incertezza in merito alle direzioni future di Netflix nel gaming.

La ristrutturazione della divisione gaming

La partenza di Verdu giunge in un momento critico per Netflix Games, che ha recentemente visto cambiamenti significativi e ristrutturazioni interne. Nel luglio 2024, Netflix aveva deciso di potenziare la sua divisione videoludica assumendo Alain Tascan, ex dirigente di Epic Games. Nonostante l’alto profilo di Tascan, la gestione ha portato a un ridimensionamento delle ambizioni di Netflix nel settore. Una delle azioni più drastiche è stata la chiusura di Team Blue, un gruppo interno dedicato allo sviluppo di titoli di alto livello , che ha suscitato stupore nei fan della piattaforma.

Inoltre, praticamente tutti i titoli video interattivi previsti sono stati rimossi dal catalogo, un segnale di una strategia che privilegia un approccio più selettivo. Night School Studios, che ha creato il noto gioco Oxenfree e che era stato acquisito da Netflix nel 2021, ha vissuto licenziamenti significativi, mentre alcuni attesi titoli, come Thirsty Suitors e Tales of the Shire: A Lord of the Rings game, sono stati cancellati o rinviati indeterminatamente.

Un futuro incerto per i videogiochi di Netflix

L’uscita di Mike Verdu appare come un campanello d’allarme riguardo alla reale direzione strategica di Netflix nel settore videoludico. Nonostante le iniziali affermazioni di ambizione e gli investimenti previsti, la piattaforma sembra ormai più cauta. Ci si aspetta una prevalenza di titoli mobile, che richiedono investimenti meno sostanziali e possono garantire una maggiore accessibilità rispetto a produzioni di grande portata.

Un rappresentante di Netflix ha confermato l’uscita di Verdu, ma i dettagli sui motivi che hanno portato a questa decisione rimangono oscuri. Il dirigente era stato ingaggiato con l’obiettivo di arricchire la selezione di giochi mobile, oltre a portare titoli esistenti sulla piattaforma per gli abbonati. La nuova fase di ristrutturazione pone interrogativi sul reale impegno di Netflix nel settore dei videogiochi e sulla possibilità che l’azienda possa decidere di concentrarsi su ciò che sa fare meglio, vale a dire la creazione di contenuti video in streaming.

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