Neffa, artista campano noto per la sua versatilità, segna il suo ritorno ufficiale al rap dopo oltre vent’anni di esplorazioni nel soul, R&B e pop. Con l’album “Canerandagio “, il musicista propone dieci tracce che riflettono una continuità stilistica e tematica con il suo passato, pur mantenendo uno sguardo attuale. L’uscita dell’album è accompagnata da un concerto evento previsto per il 5 novembre all’Unipol Forum di Assago.
Il ritorno alle origini: canzoni autentiche e collaborazioni
Dopo un lungo periodo dedicato ad altri generi musicali, Neffa ha deciso di tornare al rap seguendo l’ispirazione naturale delle sue creazioni. In un’intervista recente, ha spiegato che non ha mai forzato la sua musica; piuttosto, si è lasciato guidare dalla spontaneità delle idee. La prima parte di “Canerandagio” presenta una serie di collaborazioni con artisti sia affermati che emergenti come Noyz Narcos, Guè Pequeno e Francesca Michielin. Queste interazioni arricchiscono l’album con sonorità diverse ma sempre coerenti.
Le tracce sono caratterizzate da ritmi lenti e melodie calde che si distaccano dalla frenesia della musica contemporanea. Neffa sottolinea come questo lavoro rappresenti non solo una ripresa del rap ma anche una forma d’arte sincera in cui ogni brano racconta storie personali ed esperienze vissute.
Un percorso personale: dall’abbandono alla riscoperta del rap
Durante l’intervista, Neffa ha rivelato le ragioni dietro la sua pausa dal rap negli anni passati. Ha parlato della pressione esterna a conformarsi a determinati stili o tendenze musicali che lo hanno portato a esplorare altri generi più in linea con le sue emozioni del momento. Questo processo creativo lo ha portato a scrivere canzoni più intime come “La mia signorina”, segnando così un allontanamento dal genere hip hop.
Oggi però sente nuovamente il richiamo del rap grazie alla libertà espressiva che gli consente di affrontare temi complessi senza vincoli predefiniti. La sua visione dell’artista è cambiata nel tempo; ora cerca autenticità nella propria musica piuttosto che seguire mode passeggere o aspettative commerciali.
Collaborazioni significative: dialogo tra generazioni
L’album “Canerandagio” include diversi featuring significativi che testimoniano la volontà di Neffa di collegarsi alle nuove generazioni artistiche senza perdere la propria identità musicale. Artisti giovani come Ele A e Ste sono stati scelti non solo per le loro capacità tecniche ma anche per la loro freschezza creativa.
Neffa riconosce quanto sia importante lavorare insieme ad artisti vivaci e propositivi poiché ciò arricchisce entrambe le parti coinvolte nella collaborazione. Le interviste rivelano anche quanto lui stesso si senta parte integrante della scena musicale attuale pur mantenendo uno stile distintivo legato alle proprie radici nel rap degli anni ’90.
Riflessioni sul dissing nel mondo del rap
Nel corso dell’intervista, Neffa ha espresso opinioni critiche riguardo alla cultura dei diss tra artisti nel panorama hip hop contemporaneo. Per lui queste dinamiche possono risultare dannose per l’evoluzione personale degli artisti stessi; preferisce invece promuovere messaggi positivi attraverso la musica piuttosto che alimentare conflitti sterili.
Il rapper evidenzia inoltre quanto sia fondamentale concentrarsi sulla creazione artistica genuina piuttosto che sulle rivalità superficiali tipiche dei social media odierni; questo approccio riflette una maturazione personale avvenuta negli ultimi anni durante i quali ha continuato a evolversi artisticamente senza compromettere i propri valori fondamentali.
Con “Canerandagio ” già annunciata in arrivo nei prossimi mesi, i fan possono aspettarsi ulteriormente esplorazione sonora da parte di Neffa mentre continua a navigare tra le sfide creative della musica moderna mantenendo viva la tradizione hip hop italiana.
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