"Nastri d'argento 2025: celebrazione dei migliori documentari e film, con focus su Cutro e il pluripremiato 'Controluce'."
Roma ha accolto il 10 marzo 2025 una serata di gala presso il Cinema Barberini, dove i Nastri d’Argento hanno reso omaggio all’eccellenza del documentario italiano. Tra i film di spicco, “Controluce” di Tony Saccucci ha conquistato il titolo di Miglior Docufilm, raccontando la vita di Adolfo Porry-Pastorel, un fotografo che ha catturato l’epoca di Mussolini, diventando un pioniere del fotogiornalismo.
Un altro film di grande rilevanza è stato “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti, che affronta la tragica storia del naufragio di migranti avvenuto il 6 febbraio 2023. Questa pellicola si distingue per il suo approccio intimo e toccante, mettendo in luce una realtà spesso ignorata. A completare il quadro, “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio offre un viaggio emozionante nella memoria di una figlia che riscopre il legame con il padre, mentre “La valanga azzurra” di Giovanni Veronesi celebra la gloriosa storia dello sci nazionale degli anni ’70. Questi tre titoli sono stati premiati nella categoria dedicata ai documentari.
Durante la serata, è stato conferito il Nastro d’Argento al Documentario dell’Anno a “Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo” di Fabrizio Corallo. Questo film rende omaggio a uno degli attori più amati d’Italia, utilizzando la sua voce e le testimonianze di chi lo ha conosciuto per ricostruire la sua straordinaria carriera. La motivazione del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici ha sottolineato l’importanza di un racconto che esplora non solo il talento di Mastroianni, ma anche la sua umanità.
Tra i premi speciali, un riconoscimento affettuoso è andato alla senatrice Liliana Segre per il film “Liliana” di Ruggero Gabbai. Questo documentario offre uno sguardo profondo sulla vita di Segre, ripercorrendo gli anni delle leggi razziali e la sua esperienza nei campi di concentramento. La senatrice ha espresso il suo apprezzamento per il premio, evidenziando l’importanza di diffondere messaggi di pace in un periodo segnato da odio e divisione.
Un altro premio significativo è stato conferito a “A Duse, the Greatest” di Sonia Bergamasco, che ha vinto come Miglior Opera Prima. Bergamasco esplora la vita dell’attrice Eleonora Duse, utilizzando le sue lettere come filo conduttore per raccontare la sua storia, ricreando l’atmosfera di un’epoca con rispetto e delicatezza.
Il documentario “Eroici! 100 anni di passione e di racconti di sport” di Giuseppe Marco Albano ha ricevuto un riconoscimento per il suo viaggio attraverso un secolo di sport, celebrando il centenario del Corriere dello Sport. Questo film è un tributo ai campioni che hanno segnato la storia dello sport italiano, unendo passione e narrazione in un racconto avvincente.
Luc Merenda, icona del cinema degli anni ’70, è stato premiato come Protagonista dell’anno per il suo film “Pretendo l’inferno” di Eugenio Ercolani. La pellicola offre uno spaccato della sua vita e carriera, evidenziando il suo impatto nel genere cinematografico di quel periodo. Merenda ha condiviso la sua esperienza, raccontando aneddoti e riflessioni su un’epoca che ha segnato la sua vita.
Infine, la Menzione Speciale per i Nastri d’Argento Documentari 2025 è andata a “Il critico viaggiatore” di Luca Verdone, un omaggio al padre Mario, un intellettuale e critico cinematografico di grande spessore. Questo documentario celebra la figura di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale italiano.
Laura Delli Colli, presidente del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, ha sottolineato l’importanza di un anno ricco di documentari che uniscono realtà e narrazione cinematografica, evidenziando la varietà e la qualità delle opere presentate. Con 185 titoli visionati, la selezione ha messo in luce il talento e la creatività degli autori italiani, rendendo omaggio a un settore in continua evoluzione.
This post was last modified on 10 Marzo 2025 12:48