Mostra d’arte a Pesaro: come i rifiuti diventano opere nel nome dello sport

La mostra “Scart” al Palazzo Ducale di Pesaro trasforma rifiuti in opere d’arte, promuovendo la sostenibilità e il riuso attraverso creazioni ispirate allo sport, visitabile fino al 22 aprile.
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Palazzo Ducale di Pesaro ospita un’esposizione unica che trasforma rifiuti in arte. L’evento, intitolato “Scart, il lato bello e utile del rifiuto“, promuove una riflessione sul riuso e sulla sostenibilità. Inaugurata il 15 marzo e visitabile fino al 22 aprile, la mostra presenta 29 opere realizzate dal laboratorio artistico del Gruppo Hera, frutto di una rielaborazione creativa di materiali considerati scarti. Un’iniziativa che gioca un ruolo fondamentale nel sensibilizzare il pubblico sul tema della sostenibilità ambientale attraverso l’arte.

Opere e artisti: un percorso tra sport e creatività

Il progetto artistico “Scart” ha dato vita a circa mille opere nel corso dei suoi 25 anni di attività. Questa mostra seleziona alcuni degli esempi più significativi, tutti legati al mondo dello sport. Le opere esposte includono ritratti di atleti famosi, che prendono vita grazie a materiali inaspettati, rendendo ogni pezzo unico. Tra i protagonisti ci sono nomi come Paola Egonu, Lionel Messi, Marco Pantani e Federica Pellegrini, ognuno immortalato attraverso collage composti da bottoni, plastica e altri materiali di scarto.

Ogni lavoro racconta una storia, trasmettendo il messaggio che il riuso ha un potere creativo. Per esempio, il ritratto di Messi è assemblato con avvolgibili per tapparelle e tessuti di materassi; Pantani appare nella sua maglia rosa attraverso sfridi di plastica e ritagli di pelle. Queste scelte non sono casuali, ma rappresentative della mente inventiva degli artisti che collaborano con il laboratorio. La mostra si propone come un vero e proprio viaggio visivo attraverso numerosi sport, rivelando l’importanza di un approccio sostenibile alle risorse naturali.

Statue artistiche: rappresentazioni in movimento

Accanto ai quadri, 12 statue a grandezza naturale completano l’esperienza della mostra. Queste sculture ritraggono gesti iconici di discipline sportive, come un colpo di tennis o un tiro a canestro. Ogni scultura è realizzata con materiali specifici del rispettivo sport, creando così una connessione forte tra l’opera d’arte e la sua ispirazione.

Per esemplificare, la statua di una pallavolista è costruita con una rete vecchia e materiali tecnici di scarto, mentre quella di un cestista prende forma da palloni inutilizzabili e plastica riciclata. La varietà dei materiali utilizzati non solo mostra l’estro degli artisti, ma invita anche a riflettere sulla provenienza e sul ciclo di vita degli oggetti che spesso diamo per scontati.

Un messaggio di sostenibilità attraverso l’arte

L’opera più spettacolare della mostra è una monoposto F1 rossa, esposta sotto il porticato di Palazzo Ducale. Questa scultura, realizzata con materiali raccolti dopo l’alluvione in Romagna del maggio 2023, rappresenta un collegamento diretto tra eventi attuali e la necessità di un impegno collettivo nella salvaguardia del pianeta. Il pezzo non si limita a rappresentare un oggetto di design, ma funge anche da simbolo di resilienza e speranza per un futuro più verde.

Marche Multiservizi, in collaborazione con il Gruppo Hera, sottolinea l’importanza di questa iniziativa. L’Amministratore Delegato ha commentato come la mostra voglia dimostrare il valore intrinseco dei rifiuti, trasformandoli in opportunità creative. L’arte diventa così strumento per illustrare un messaggio fondamentale: ogni oggetto può avere un nuovo significato, contribuendo a una società più sostenibile e consapevole.

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