Mose di Venezia: risultati e impatti di un sistema di difesa contro l’acqua alta - Socialmedialife.it
Venezia, città dall’inestimabile patrimonio culturale, ha trovato un valido alleato nella sua lotta contro l’acqua alta. Il sistema Mose, giunto al suo centesimo sollevamento, ha dimostrato la sua efficacia nel salvaguardare la città lagunare. Secondo una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , il progetto ha contribuito a prevenire danni economici per oltre 2,6 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. L’importanza di questo sistema di dighe mobili è sempre più riconosciuta, tanto che le autorità locali e nazionali ne sottolineano le potenzialità.
Il Mose è un impianto innovativo, progettato per proteggere Venezia dalle inondazioni provocate dalle maree. La sua struttura è composta da 78 elementi, situati all’imboccatura della laguna, che possono essere sollevati per creare una barriera tra il mare e la città. Questi elementi sono stati progettati per fronteggiare maree di intensità variabile. Secondo il ministero, i 44 sollevamenti eseguiti finora si sono attivati per maree comprese tra 80 centimetri e 1 metro e 10, una fascia di rischio che frequentemente minaccia il centro storico veneziano.
Quando il livello del mare supera i valori critici, i settori del Mose emergono dall’acqua, creando una protezione temporanea. Questo meccanismo consente di rispondere in modo rapido ed efficace alle variazioni del clima, garantendo così un livello di sicurezza adeguato per i residenti e i turisti. La progettazione delle dighe riflette la necessità di interventi in grado di rispondere ai cambiamenti ambientali, riducendo l’impatto delle maree eccezionalmente alte.
Un evento che ha messo in ulteriore evidenza l’efficacia del Mose è stato il fenomeno di marea del 22 novembre 2022. In quella data, il livello dell’acqua ha raggiunto oltre un metro e ottanta, un valore sbalorditivo che ha messo a dura prova le strutture di protezione. Grazie all’intervento del Mose, che era stato attivato in quest’occasione, la marea si è mantenuta al di sotto di soglie critiche anche in mare aperto, dove ha sfiorato i 195 centimetri. Questo caso illustra come il sistema non solo protegge gli edifici e le infrastrutture urbane, ma si propone anche come una soluzione a lungo termine per le sfide climatiche future.
Nel contesto delle sempre più frequenti inondazioni, un sistema così complesso gioca un ruolo cruciale. Non solo tutela il patrimonio storico della città, ma contribuisce anche a creare un ambiente più sicuro per gli abitanti di Venezia, i quali possono continuare a vivere e lavorare in un contesto minacciato dalle condizioni climatiche avverse.
Le performance del Mose hanno attirato l’attenzione sia a livello nazionale sia internazionale. Personaggi politici, tra cui il ministro Matteo Salvini, hanno elogiato questo sistema definendolo “esempio di ambizione ed eccellenza italiana.” Le parole di Salvini evidenziano come il Mose sia percepito non solo come una necessità locale, ma anche come un simbolo del progresso ingegneristico italiano.
Con il suo stato attuale di operatività e i risultati ottenuti, ci si aspetta che il Mose continui a essere un punto di riferimento nella gestione delle acque in città. Mentre la città si prepara a fronteggiare nuove sfide climatiche, l’utilizzo e la continua manutenzione del sistema saranno cruciali per garantire la durabilità e la sostenibilità di Venezia in futuro. Una sfida che richiede impegno non solo da parte delle autorità locali, ma anche da parte della comunità internazionale, necessaria per affrontare i cambiamenti climatici globali e garantire la salvaguardia del nostro patrimonio storico.