Giugno si apre con scenari meteorologici estremi che coinvolgono gran parte dell’Europa, in particolare nelle zone settentrionali e orientali. In questo periodo, il continente si troverà a fare i conti con temperature eccezionalmente elevate, in netto contrasto con i fenomeni di maltempo previsti in altre aree, inclusa l’Italia. Questo articolo esplora le implicazioni di questi eventi climatici, evidenziando tanto il caldo che minaccia il benessere pubblico quanto il rischio di alluvioni che incombe su varie regioni.
Il caldo anomalo in Europa settentrionale e orientale
Le previsioni meteo indicano un’anomalia climatica che vedrà le temperature salire ben oltre le medie stagionali, raggiungendo valori di 12-14°C superiori rispetto alle norme abituali. Queste condizioni interesseranno principalmente la Svezia, la Norvegia, la Finlandia, così come Bielorussia e Ucraina. In queste aree, ci si aspetta che le temperature massime tocchino punte di 15-16°C, dando una sensazione prematura di primavera, ben prima dell’inizio ufficiale della stagione.
Le mappe meteorologiche rivelano una vasta “bolla calda” che si allarga su queste regioni, portando ad un innalzamento termico significativo. Anche l’Italia non rimarrà immune da questo caldo anomalo, con alcune città che potrebbero registrare temperature fino a 18-19°C nelle prossime settimane. Tuttavia, mentre molte persone si prepareranno a godere di giornate soleggiate e calde, è fondamentale ricordare che tali anomalie non sono privi di rischi, legati alle condizioni meteorologiche avverse che si sviluppano in altre regioni.
Il rischio di alluvioni in Spagna e oltre
Mentre l’Europa settentrionale e orientale si prepara ad un caldo inusuale, il resto del continente deve affrontare l’ombra del maltempo, in particolare il rischio di alluvioni significative. Il legame tra il riscaldamento atmosferico e l’incremento delle precipitazioni violente è più forte di quanto si pensi. L’aumento delle temperature favorisce l’evaporazione, e questo, a sua volta, alimenta la formazione di cicloni e tempeste che possono portare a forti piogge in breve tempo, e questo è esattamente ciò che è successo nelle ultime ore nelle Isole Canarie.
Lì, in un lapsus temporale ridotto, sono precipitati fino a 300 mm di pioggia, un valore che tradizionalmente rappresenta il totale annuale di precipitazioni per quella regione. Le previsioni per i prossimi giorni parlano di una nuova ondata di maltempo che potrebbe colpire la Penisola Iberica, con un pericolo elevato di ulteriori inondazioni. E per l’Italia? Attualmente, un ampio campo di alta pressione promette condizioni di sole e caldo fino all’inizio del weekend. Tuttavia, tra domenica 9 e lunedì 10 giugno, una perturbazione è attesa e potrebbe portare maltempo anche nel Bel Paese, con rischio di eventi estremi come i nubifragi.
Le cause del cambiamento climatico e dei fenomeni estremi
Alla radice di questi fenomeni climatici abbiamo un problema ormai ben conosciuto: l’aumento delle temperature è in gran parte attribuito all’emissione di gas serra e aerosol provenienti da attività umane. Tra i principali colpevoli troviamo il diossido di carbonio, generato principalmente dalla combustione di combustibili fossili come petrolio e carbone. Secondo il rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico , il 99% degli scienziati concordano sull’urgente necessità di agire per limitare l’aumento delle temperature globali e affrontare gli effetti devastanti del cambiamento climatico.
I prossimi anni si presentano come un periodo cruciale per rispondere all’emergenza climatica. È imprescindibile mantenere alta l’attenzione su questo tema, informandosi e comprendendo le varie sfide che il riscaldamento globale presenta per tutti noi. La consapevolezza collettiva può giocare un ruolo fondamentale nel promuovere politiche e comportamenti più sostenibili, cruciali per la salute del nostro pianeta e per la sicurezza delle future generazioni.