Marzo 2025 si prospetta come un mese determinante per la circolazione atmosferica in Europa, con potenziali cambiamenti significativi legati al vortice polare. Dopo un inverno caratterizzato da un vortice forte e stabile, che ha mantenuto un indice NAM positivo e ha limitato gli eventi di riscaldamento stratosferico, i modelli meteorologici indicano una possibile transizione.
Situazione attuale del vortice polare
Attualmente, il vortice polare si trova in una fase di notevole stabilità, avendo raggiunto il suo picco massimo in questi giorni. Tuttavia, tra il 6 e il 10 marzo, le previsioni segnalano un cambiamento di configurazione. A differenza delle estensioni precedenti, il vortice non si presenterà in una tipica configurazione a due onde, ma sarà decentrato verso l’Europa. Questo nuovo assetto potrebbe dare origine a una struttura ad un’onda, tipica di eventi di minor warming.
Questa variazione nella circolazione stratosferica non implica necessariamente un’ondata di freddo al suolo. La relazione tra stratosfera e troposfera è complessa e dipende da come le anomalie stratosferiche si propagano verso il basso. Un vortice polare forte e decentrato potrebbe, in effetti, portare a condizioni più miti in Europa, come suggeriscono le attuali medie degli ensemble.
Possibili sviluppi nella seconda metà di marzo
Con il progredire del mese, si prevede che la situazione possa evolvere ulteriormente. Nella seconda metà di marzo, potrebbe verificarsi una rottura più marcata del vortice polare, con un potenziale stratwarming e un possibile split del vortice stesso. La vulnerabilità del vortice, dovuta al suo decentramento sull’Europa, potrebbe favorire questa transizione, soprattutto se il trasporto di energia e il moto in stratosfera continueranno a confermarsi.
Tuttavia, permangono delle incertezze. Nonostante i segnali favorevoli a un riscaldamento stratosferico significativo e a un possibile split, il momento preciso e le conseguenze di questi eventi rimangono ancora da chiarire. Il modello GFS sembra prevedere una rottura netta del vortice, suggerendo uno split più evidente, mentre l’ECMWF propone un’evoluzione meno drastica, mantenendo il vortice decentrato senza necessariamente frammentarlo completamente.
Prospettive future
L’analisi attuale suggerisce che il pattern meteorologico potrebbe essere più assimilabile a un’onda singola piuttosto che a una doppia. Gli ensemble meteorologici devono ancora confermare chiaramente questa evoluzione, ma le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si svilupperà la situazione. Con l’arrivo della primavera, gli esperti continueranno a monitorare attentamente il vortice polare e le sue implicazioni sul clima europeo.