A partire dalla fine di maggio 2025, Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, avvierà un nuovo processo che prevede l’utilizzo dei dati personali degli utenti europei per migliorare i propri sistemi di intelligenza artificiale. Questa decisione coinvolge tutti i contenuti pubblici condivisi da utenti maggiorenni, inclusi post, commenti e foto. Inoltre, le informazioni fornite durante l’uso di servizi come gli agenti conversazionali su WhatsApp saranno incluse nel processo.
Il diritto di opposizione al trattamento dei dati
Il Garante per la protezione dei dati personali ha confermato che gli utenti hanno il diritto di opporsi all’utilizzo dei loro dati da parte di Meta. Questo diritto è sancito dal GDPR , una normativa europea che tutela la privacy degli individui. Gli utenti possono esercitare questo diritto anche nei confronti delle pratiche adottate da altre aziende operanti nel settore dell’intelligenza artificiale come OpenAI e Google.
Nonostante ciò, esiste il rischio che molti non siano a conoscenza della possibilità di opporsi o non sappiano come farlo. Per questo motivo, il Garante e altre autorità europee stanno esaminando le nuove politiche adottate da Meta per assicurarsi che siano conformi alle normative vigenti. L’attenzione si concentra sulla validità della base giuridica invocata dall’azienda e sulla reale possibilità per gli utenti di esercitare il loro diritto d’opposizione.
Come avverrà l’addestramento dell’intelligenza artificiale
Meta utilizzerà i contenuti pubblicamente disponibili sulle sue piattaforme social per addestrare modelli avanzati d’intelligenza artificiale. In pratica, questi sistemi apprenderanno attraverso esempi concreti—come foto e post—per migliorare la comprensione del linguaggio naturale e generare risposte più pertinenti agli input degli utenti.
Questa strategia non è nuova; infatti aziende come OpenAI e Google già applicano metodologie simili per sviluppare le proprie tecnologie AI. Tuttavia sorge un problema cruciale riguardante il consenso: molti potrebbero non essere consapevoli del fatto che i loro dati verranno utilizzati in questo modo se non si oppongono esplicitamente all’uso previsto.
Inoltre c’è una questione legata alla finalità: i dati raccolti inizialmente per gestire profili social verranno riutilizzati ora con scopi diversi rispetto a quelli originali previsti al momento della raccolta.
La gestione dei moduli d’opposizione
La questione della gestione dei dati personali è centrale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale moderna. Le modalità con cui aziende come Meta raccolgono ed elaborano informazioni possono influenzare direttamente la privacy degli individui oltre alla trasparenza delle tecnologie impiegate.
Sebbene Meta abbia dichiarato che non utilizzerà i dati provenienti da minorenni nella sua attività AI, resta aperta la possibilità che vengano comunque raccolte informazioni relative ai minori presenti nei contenuti condivisi dagli adulti.
È fondamentale presentare opposizione entro fine maggio 2025 se si desidera impedire a Meta l’utilizzo anche dei contenuti già pubblicati in precedenza; qualora l’opposizione fosse effettuata dopo tale data riguarderà solo nuovi contenuti futuri.
Per facilitare questa procedura sono disponibili moduli specifici:
- Modulo per gli utenti Facebook
- Modulo per gli utenti Instagram
- Modulo dedicato a chi non utilizza servizi offerti da Meta
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