A partire dal 26 aprile, il Gruppo Meta, che gestisce piattaforme come Facebook e Instagram, inizierà a utilizzare i contenuti pubblici degli utenti per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti europei, che hanno la possibilità di opporsi all’uso dei loro dati. L’iniziativa si inserisce in un contesto globale dove le normative sulla privacy variano notevolmente da paese a paese.
Utilizzo dei dati pubblici da parte di Meta
Meta ha annunciato che utilizzerà post, commenti e immagini condivisi pubblicamente su Facebook e Instagram per migliorare le sue tecnologie di intelligenza artificiale generativa. Questo significa che tutto ciò che un utente ha reso visibile al pubblico potrà essere impiegato nell’addestramento dell’AI. Tuttavia, è importante notare che non verranno utilizzati messaggi privati o contenuti condivisi esclusivamente con amici o in gruppi chiusi.
La raccolta dei dati avverrà senza una lista specifica delle informazioni utilizzate; i modelli AI attingeranno a quanto disponibile online. Le recenti comunicazioni inviate agli utenti europei chiariscono che solo i dati pubblicamente accessibili saranno presi in considerazione nel processo di sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Questa iniziativa rappresenta una ripresa dopo la sospensione temporanea dell’addestramento dei modelli AI nella Unione Europea nel 2024, dovuta alla pressione esercitata da attivisti e autorità locali sulla protezione della privacy. La situazione attuale evidenzia come l’Europa continui ad avere normative più severe rispetto ad altre regioni del mondo riguardo alla gestione dei dati personali.
Cosa significa per gli utenti
Con l’avvio del nuovo protocollo il 26 aprile, tutti i contenuti resi pubblicamente dagli utenti su Facebook o Instagram potranno essere utilizzati da Meta per scopi legati all’intelligenza artificiale. Ciò include commenti sui post e fotografie caricate sulle piattaforme social. Anche se alcuni contenuti condivisi con amici potrebbero rientrare nell’ambito della raccolta se non sono stati inviati tramite chat private o gruppi chiusi.
Tuttavia, questa nuova politica ha sollevato interrogativi tra gli utenti riguardo alla sicurezza delle proprie informazioni personali ed eventuale utilizzo improprio di dati sensibili riferiti anche a terzi. La vaghezza nei criteri definitivi sull’utilizzo potrebbe portare a malintesi sul tipo di informazioni realmente protette dall’azienda.
È fondamentale quindi prestare attenzione ai propri post sui social media poiché ogni interazione può contribuire all’addestramento dell’intelligenza artificiale sviluppata da Meta.
Come opporsi all’utilizzo dei propri dati
Per coloro che desiderano impedire a Meta di utilizzare i propri contenuti nella formazione dell’intelligenza artificiale, esiste la possibilità di opporsi formalmente al trattamento dei loro dati personali. Gli interessati possono seguire il link presente nelle notifiche inviate dall’azienda oppure accedere direttamente al modulo online dedicato all’opposizione.
Il processo richiede una breve giustificazione del rifiuto ed è necessario compilare correttamente il modulo affinché la richiesta venga presa in considerazione dalla società californiana. Una volta inviato il modulo d’opposizione, sarà fornita conferma della ricezione della richiesta stessa da parte di Meta.
È importante sottolineare che se un utente non intraprende alcuna azione attiva contro questo uso previsto dai termini del servizio dell’azienda, si considera valido il consenso implicito all’utilizzo delle proprie informazioni ai fini sopra descritti.