Mercati globali in tensione dopo l’annuncio dei dazi: impatti su Bitcoin e sull’economia

L’annuncio dei nuovi dazi tariffari da parte di Trump ha scatenato perdite significative nei mercati, influenzando il valore del dollaro e creando incertezze per le criptovalute e l’economia globale.
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L’annuncio dei nuovi dazi tariffari da parte dell’amministrazione Trump ha provocato una reazione immediata nei mercati finanziari di tutto il mondo. Mentre inizialmente la risposta è stata cauta, giovedì scorso Wall Street ha subito una perdita significativa, con 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione evaporati. In questo contesto, il Bitcoin ha mostrato un comportamento altalenante, toccando i 88.300 dollari prima di scendere a 85.200 dollari in seguito alla diffusione dei dettagli sui nuovi dazi.

Reazioni immediate ai dazi

L’introduzione delle nuove tariffe include un’imposta minima del 10% su tutte le importazioni e un’aliquota del 34% sui beni provenienti dalla Cina. Queste misure hanno influenzato non solo i mercati azionari ma anche il valore del dollaro, che è calato passando da 104 a 102 punti indice. Alexander Schmidt, Index Fund Manager di CoinShares, sottolinea come storicamente esista una correlazione inversa tra il valore del Bitcoin e quello del dollaro: quando quest’ultimo si indebolisce, spesso si assiste a un aumento della domanda per criptovalute come il Bitcoin.

Schmidt evidenzia che nonostante Trump abbia ribadito la sua posizione sui dazi come strumento per proteggere l’economia statunitense, rimangono molte incognite riguardo all’attuazione delle tariffe e alle possibili ritorsioni dai partner commerciali degli Stati Uniti. Questa incertezza continua ad alimentare la volatilità nei mercati finanziari.

Volatilità attesa nei mercati

Nei prossimi giorni si prevede una fase di elevata volatilità nel mercato azionario e nelle criptovalute a causa dell’incertezza legata agli sviluppi delle negoziazioni commerciali e alle possibili risposte dai Paesi colpiti dai nuovi dazi americani. La pubblicazione imminente del rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti potrebbe ulteriormente influenzare i mercati; inoltre, le agenzie federali presenteranno report sulle loro competenze relative al trasferimento di asset nella Strategic Bitcoin Reserve annunciata dall’amministrazione Trump.

Secondo Schmidt, se ci sarà un effettivo trasferimento on-chain di Bitcoin nel portafoglio del Tesoro statunitense o segnali concreti sullo sviluppo della riserva governativa per le criptovalute potrebbero rappresentare fattori stimolanti per il mercato già volatile.

Dilemmi delle banche centrali

La politica protezionistica adottata dagli Stati Uniti complica notevolmente le previsioni economiche future poiché introduce variabili difficili da gestire sia per gli investitori che per le istituzioni monetarie globali. Se i nuovi dazi verranno applicati secondo quanto previsto dal governo americano, c’è rischio concreto che ciò possa portare a una recessione economica più profonda.

In risposta ai potenziali effetti negativi sulla crescita economica globale derivanti dalle misure tariffarie statunitensi, molti Paesi potrebbero decidere d’introdurre pacchetti stimolo economico volti ad alleviare l’impatto negativo sulle loro economie locali. Tuttavia, questa situazione genera pressioni inflazionistiche, rendendo difficile determinare quale sarà l’atteggiamento futuro delle banche centrali: se optare per politiche monetarie espansive o mantenere tassi restrittivi al fine di controllare l’inflazione crescente.

Le dinamiche attuali richiedono attenzione costante poiché ogni nuova informazione potrebbe influire significativamente sulla stabilità dei mercati finanziari globali.