Mercati finanziari in crisi: i nuovi dazi di Trump colpiscono le borse, ma Bitcoin resiste

I mercati finanziari subiscono forti ribassi a causa dei nuovi dazi statunitensi, mentre Bitcoin mostra resilienza, mantenendo stabilità nonostante le turbolenze economiche globali e il calo del Dollar Index.
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Ieri è stata una giornata difficile per i mercati finanziari tradizionali a causa dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti. Tuttavia, Bitcoin ha mostrato una sorprendente resilienza. Questo articolo analizza l’impatto delle recenti decisioni del governo americano sui mercati e il comportamento della criptovaluta.

I nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti

L’annuncio dei nuovi dazi è arrivato dal presidente Trump dopo la chiusura delle borse americane. Sebbene fosse già nell’aria, la comunicazione ha sorpreso gli investitori. Trump aveva promesso che i dazi sarebbero stati reciproci, ma in realtà non lo sono stati. Con “dazi reciproci” si intende che un Paese applica misure simili a quelle adottate dai suoi partner commerciali.

Ad esempio, se l’Unione Europea applica tariffe inferiori al 2% sugli import americani, ci si aspettava che i nuovi dazi statunitensi non superassero quella soglia. Invece, il governo americano ha annunciato un incremento del 20% sui prodotti europei senza considerare le tariffe già esistenti dell’UE verso gli USA.

Questa discrepanza ha generato confusione e preoccupazione nei mercati finanziari globali. Gli investitori hanno reagito negativamente all’annuncio di Trump e questo ha portato a forti ribassi nelle Borse asiatiche ed europee nella giornata successiva all’annuncio.

Il crollo dei mercati

La reazione negativa ai nuovi dazi si è manifestata in modo evidente con un crollo significativo degli indici azionari statunitensi. L’S&P500 ha registrato una perdita del 4,8%, mentre il Nasdaq ha subito un calo ancora più marcato con oltre il 5%. Questi dati rappresentano alcune delle peggiori performance dall’inizio della pandemia nel 2020.

Inoltre, confrontando le perdite attuali con quelle dall’inizio dell’anno emerge un quadro preoccupante: l’S&P500 segna una diminuzione dell’8,5%, mentre il Nasdaq mostra un -12%. Questi numeri indicano chiaramente come la situazione economica stia influenzando negativamente la fiducia degli investitori e creando instabilità nei mercati tradizionali.

Le vendite massicce di azioni hanno portato anche alla chiusura anticipata di alcune contrattazioni per evitare ulteriori perdite significative durante la giornata di ieri.

Bitcoin tiene

Contrariamente ai mercati tradizionali, Bitcoin sembra aver mantenuto stabilità nonostante le turbolenze economiche globali. Il prezzo della criptovaluta non è sceso sotto gli 81.000 dollari ed è risalito sopra gli 84.000 dollari oggi stesso.

Una possibile spiegazione per questa resistenza potrebbe essere legata al valore del dollaro americano; quando quest’ultimo perde valore rispetto ad altre valute o asset rischiosi come Bitcoin o azioni tech, questi ultimi tendono a guadagnare terreno sul mercato globale.

È importante notare che storicamente esiste una correlazione inversa tra l’andamento del Dollar Index e quello di Bitcoin: quando il primo scende significativamente come accaduto ieri , spesso ciò favorisce l’aumento della criptovaluta rispetto ad altri asset più volatili come quelli azionari tradizionali.

Il Dollar Index in calo

Il Dollar Index ieri ha toccato livelli mai visti dalla vittoria elettorale di Trump nel novembre scorso; era salito fino a raggiungere quota 110 punti prima di iniziare una fase discendente iniziata a gennaio scorso.

Questo declino potrebbe continuare nel breve termine senza influenzare immediatamente positivamente il prezzo di Bitcoin; tuttavia sembra aver impedito al suo valore di scendere drasticamente durante le turbolenze odierne nei mercati finanziari classici.

Mentre molti analisti osservano attentamente queste dinamiche monetarie e valutano possibili sviluppi futuri sia per il mercato delle criptovalute sia per quello azionario tradizionale, rimane incerta la direzione finale che prenderanno entrambi nei prossimi mesi.

Le previsioni future

Nonostante alcuni segnali positivi provenienti dal mondo cripto, potrebbero far sperare in riprese future rapide o cambiamenti favorevoli negli scenari economici globalizzati attuali, ci sono anche molte incognite sul futuro immediatamente prossimo.

Le difficoltà affrontate dai vari settori potrebbero persistere ancora qualche mese prima d’essere risolte completamente; questo scenario potrebbe avere effetti negativi su tutti quegli asset definitivi “risk-on”, inclusa naturalmente anche Bitcoin stesso.

Se davvero l’intento dichiarato dal presidente era quello d’incoraggiare trattative commercialistiche più fruttuose tra nazioni, allora potremmo assistere ad eventualità positive nel lungo periodo qualora venissero avviate discussioni concrete sulla riduzione dei suddetti aumentanti tariffali imposti recentemente alle importazioni estere.