Maltempo in Toscana: allerta rossa e danni ingenti, i territori colpiti dall’emergenza

La Toscana è stata investita da un’ondata di maltempo che ha portato a una rapida escalation dell’allerta meteorologica, passando da arancione a rossa. Il fenomeno ha provocato una serie di conseguenze gravi in diverse province della regione, con allagamenti, esondazioni e frane che hanno interessato in particolare le province di Prato, Pistoia, Firenze, Pisa e Lucca. Fortunatamente, fino ad ora non sono state segnalate vittime, ma i danni materiali sono notevoli, e la situazione resta sotto osservazione.

Situazione critica in diverse province toscane

Dalla mattina di oggi, i comuni del Fiorentino sono stati tra i più colpiti. A Sesto Fiorentino, il torrente Rimaggio ha superato il proprio livello, causando danni ingenti. Anche località come Bagno a Ripoli, Calenzano, Scandicci e Campi Bisenzio hanno registrato gravissime criticità. Questi ultimi, in particolare, ricordano ancora l’alluvione del 2023.

In Valdisieve, con la Sieve che ha esondato in più punti, e nell’Alto Mugello, le frane hanno bloccato molte strade, complicando ulteriormente la situazione. Prato, che ha recentemente subito un’alluvione devastante, ha adottato misure drastiche, decidendo di chiudere tutte le attività commerciali e produttive fino a mezzanotte, una decisione che è stata presa anche da altri comuni confinanti. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha ordinato la sospensione di eventi culturali e sportivi e la chiusura di biblioteche e impianti sportivi, dando un segnale chiaro di quanto sia seria l’emergenza.

Scuole chiuse e monitoraggio dell’Arno

Con l’allerta rossa che mette in allerta gran parte della Toscana, anche le scuole di Firenze e di altri comuni hanno subito chiusure. Le autorità locali monitorano costantemente il livello del fiume Arno. La sindaca ha evidenziato che a Firenze non si prevede un’onda di piena oltre i 4 metri, ben al di sotto del secondo livello di guardia fissato a 5,5 metri. Tuttavia, l’attenzione resta alta per le aree a valle, mentre a Pontedera e Pisa si è già registrato un aumento a livelli di guardia.

Nel pomeriggio, a San Miniato, si sono attivate misure preventive, con l’apertura della cassa di espansione della Roffia e del bacino del canale Scolmatore, che non veniva utilizzato dal 2022. Misure necessarie per consentire una gestione migliore della piena attesa nella notte. A Pisa, in preparazione dell’arrivo di acqua in eccesso, sono stati predisposti ‘panconcelli’, creando una barriera per proteggere la città dalla forte pressione idrica.

Impatti in altre regioni: l’emilia romagna e il confronto con la toscana

Seppur l’Emilia Romagna non ha subito come la Toscana, anche lì si segnala un’allerta rossa. Nella mattinata, irruzioni di maltempo hanno colpito principalmente la Romagna. I torrenti, già colpiti in precedenza, hanno mostrato segni di forte ingrossamento, e già da Marradi il torrente Lamone ha superato soglie critiche, creando ansia tra i residenti.

Nelle aree più vulnerabili, come Brisighella, alcuni terreni sono stati allagati, mostrando la precarietà di una situazione che può rapidamente degenerare. La Lombardia, per ora, sembra aver limitato i danni, ma tutti gli occhi rimangono puntati su ciò che accade nel resto delle province colpite, tra ansia e attesa di una stabilizzazione del meteo. Il maltempo continua a muoversi, facendo temere per gli sviluppi, soprattutto nel Livornese, dove già si registrano segnalazioni di esondazioni e frane.

Le autorità regionali e nazionali continuano a monitorare la situazione, mentre la Protezione Civile sta garantendo il supporto necessario per affrontare l’emergenza.

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