L’universo osservabile rappresenta una porzione dell’universo che possiamo indagare, con dimensioni che sfuggono alla logica umana. Questo articolo esplora la definizione di universo osservabile, le sue dimensioni straordinarie e i numeri che ne derivano.
Cos’è l’universo osservabile
L’universo osservabile è definito come la regione dello spazio da cui possiamo ricevere informazioni attraverso la luce o altre radiazioni elettromagnetiche. Immaginate una sfera centrata sulla Terra: questa sfera rappresenta il nostro universo visibile. Ogni punto nello spazio ha il proprio universo osservabile, ma quello che ci riguarda direttamente è quello centrato sul nostro pianeta.
La distanza massima da cui possiamo ricevere segnali luminosi è limitata dalla velocità della luce e dall’età dell’universo stesso. Attualmente, gli scienziati stimano che l’età dell’universo sia di circa 13,8 miliardi di anni. Tuttavia, a causa dell’espansione continua dello spazio, ciò significa che l’orizzonte visibile si estende ben oltre i 13 miliardi di anni luce.
Le dimensioni straordinarie dell’universo
Le recenti stime indicano un diametro del nostro universo osservabile pari a circa 93 miliardi di anni luce. Questa cifra sorprendente deriva dal fatto che le galassie si stanno allontanando da noi a causa dell’espansione cosmica scoperta per la prima volta da Edwin Hubble negli anni ’20 del secolo scorso.
Se non ci fosse stata questa espansione, potremmo vedere solo oggetti fino a 13 miliardi di anni luce di distanza; tuttavia, poiché lo spazio continua ad espandersi dopo il Big Bang avvenuto circa 13,8 miliardi di anni fa, le sorgenti luminose sono ora molto più lontane rispetto al punto in cui si trovavano quando emettevano quella luce iniziale.
Questa espansione ha portato gli scienziati a calcolare una distanza effettiva delle sorgenti luminose pari a circa 46 miliardi di anni luce dal nostro punto d’osservazione attuale. Pertanto il diametro totale della sfera del nostro universo visibile arriva appunto ai citati 93 miliardi di anni luce.
La vastità delle stelle e galassie nell’universo
Il volume complessivo dell’universo osservabile è stimato in circa anni cubici e contiene un numero impressionante di stelle: si parla infatti all’incirca stelle distribuite su galassie diverse. Queste galassie non sono distribuite uniformemente; formano gruppi complessi noti come ammassi e superammassi.
Le stime riguardanti il numero totale delle galassie potrebbero essere sottostimate secondo le ultime analisi condotte dal Telescopio Spaziale Hubble; ciò suggerisce quindi che l’immensità del cosmo potrebbe essere ancora più grande rispetto alle attuali valutazioni scientifiche.
Un altro aspetto interessante riguarda la misura utilizzata per quantificare queste enormità: l’anno-luce. Questa unità misura la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno alla velocità massima conosciuta , corrispondente a quasi km ogni anno.
In sintesi, comprendere cosa significhi “universo osservabile” implica confrontarsi con numerazioni enormemente elevate ed una realtà cosmica ben oltre qualsiasi esperienza quotidiana umana possa concepire.