Lucio Corsi: Libertà e Musica, la Sua Voce da Sanremo all’Eurovision

Il cantautore toscano Lucio Corsi, dopo aver conquistato il secondo posto a Sanremo con il brano “Volevo Essere un Duro“, condivide riflessioni sulla sua carriera e vita personale. Dalla sua casa in Maremma, Corsi affronta temi di libertà, impegno e vocazione artistica in una conversazione che offre uno spaccato della sua anima di artista. Il suo nuovo album, omonimo del brano presentato a Sanremo, uscirà il 21 marzo, seguito da un tour che avrà inizio ad aprile.

Le scelte di vita e la ricerca di libertà

Lucio Corsi esprime una chiara volontà di vivere la sua vita secondo le proprie regole, senza pressione sociale o aspettative familiari. “Non sono innamorato e, per adesso, non ho voglia di metter su famiglia,” racconta, chiarendo che il momento giusto per prendere decisioni importanti non è una priorità per lui. L’artista di 31 anni afferma: “Magari un giorno accadrà, ma ora mi interessa dedicarmi al lavoro e alla musica.” Questa posizione riflette una mentalità aperta e un forte desiderio di libertà, che per Corsi rappresenta un elemento centrale del suo percorso artistico.

Il cammino verso la musica e il supporto della famiglia

Nella sua carriera, Corsi ha anche affrontato il scetticismo iniziale della sua famiglia, illustrando come il loro supporto sia maturato nel tempo. “Quando hanno visto che lo facevo davvero con tutto l’impegno possibile, mi hanno aiutato e dato fiducia,” spiega, evidenziando quanto sia stato importante per lui il sostegno familiare. La determinazione nel voler trasformare la sua passione per la musica in un lavoro si è rivelata decisiva, tanto da spingerlo a tentare l’ammissione all’Accademia di Brera a Milano, dove poteva approfondire le sue competenze artistiche.

Messaggi nelle canzoni e politica

Lucio Corsi ha una visione particolare riguardo all’influenza della politica nella musica. Le sue parole riflettono un approccio sensibile e profondo, in cui la canzone diventa un veicolo per emozioni e messaggi. “Nelle canzoni, come dice Nick Cave, si deve parlare coi termini dell’anima,” afferma, ed esprime un riserbo riguardo al trattare temi puramente politici nelle sue creazioni musicali. “Se parlassi in termini puramente politici, mi sentirei un impostore,” precisa, suggerendo che un messaggio può essere veicolato anche attraverso temi più universali, come la natura o le emozioni umane.

Stile e identità artistica

Quanto alla sua identità come artista, Corsi sembra convinto che non sia necessario conformarsi a etichette o ideali predefiniti. “Io faccio il mio o quello che mi sento di portare sul palco,” sottolinea, mettendo in risalto il suo desiderio di autenticità. Non ha ambizioni immediate di incarnare un ideale specifico, ma accoglie positivamente l’idea di rappresentare una mascolinità non tossica. Questo aspetto si collega anche alla sua percezione della moda, che non lo coinvolge particolarmente. Riferendosi a una sua esperienza con Gucci nel 2017, Corsi ammette: “La moda non mi interessa per niente.” Tuttavia, riconosce l’importanza di quell’evento e come l’estetica del glam rock anni ’70 fosse in sintonia con la sua essenza artistica in quel momento.

La carriera di Lucio Corsi è un esempio di come l’autenticità e la libertà possano guidare un artista verso il successo, riflettendo un approccio personale e unico nel panorama della musica. Con il suo debutto all’Eurovision Song Contest di Basilea, rappresentando l’Italia a maggio, il cantautore continua a scrivere la sua storia attraverso note e parole che parlano al cuore.

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