Luca Bizzarri torna in scena con la pièce “Il medico dei maiali”, in programma da venerdì 2 maggio a domenica presso il Teatro Gioiello di Torino. Insieme a Francesco Montanari, l’attore interpreta un veterinario che si trova ad affrontare una situazione surreale e drammatica. La commedia, scritta e diretta da Davide Sacco, offre uno spaccato provocatorio della società contemporanea attraverso una trama ricca di colpi di scena.
La trama della pièce
“Il medico dei maiali” è il terzo capitolo della trilogia “La ballata degli uomini bestia”, vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2022. La storia ruota attorno a un veterinario che si ritrova ad assistere il re d’Inghilterra, deceduto improvvisamente in Scozia. In questo contesto drammatico fa la sua apparizione un principe ereditario poco intelligente e maldestro, travestito da Hitler dopo aver partecipato a una festa a tema durante un Gay Pride. Questo mix di elementi comici e tragici rende la narrazione unica nel suo genere.
Bizzarri descrive il suo personaggio come inizialmente idealista, ma man mano che la storia si sviluppa emerge anche una sua propensione alla mitomania. Questa caratteristica riflette le dinamiche moderne dove tutti tendono a cercare visibilità attraverso i social media e altre piattaforme digitali.
Il percorso professionale di Luca Bizzarri
Luca Bizzarri ha avviato la sua carriera artistica senza grandi risorse economiche alle spalle; i suoi genitori lo hanno sostenuto fino a un certo punto mentre frequentava l’Accademia d’Arte Drammatica di Genova. Uscito dall’accademia nel ’94, ha rapidamente trovato spazio in televisione già due anni dopo e ha debuttato come protagonista cinematografico nel ’98.
Nonostante i successi ottenuti negli anni successivi tra teatro, televisione e satira, Bizzarri confessa che lavora incessantemente per mantenere viva la propria carriera: «La mia vita è il mio lavoro», afferma senza mezzi termini. Tuttavia riconosce anche le difficoltà personali legate alla mancanza di relazioni familiari o affettive significative.
L’importanza del testo teatrale
Bizzarri sottolinea quanto sia fondamentale per lui lavorare su testi ben scritti e provocatori come quello de “Il medico dei maiali”. Secondo lui, il teatro deve avere quel giusto grado di pericolosità capace di stimolare riflessioni durature nello spettatore: «È anche un po’ trash», aggiunge con ironia riguardo al tono dell’opera.
Questa scelta artistica non è casuale; infatti l’attore evidenzia quanto sia importante affrontare temi complessi attraverso forme espressive audaci ed innovative. Il suo personaggio rappresenta non solo le contraddizioni umane ma anche le sfide etiche della società moderna.
Riflessioni sulla libertà nella società contemporanea
Durante l’intervista emergono considerazioni più ampie sulla libertà individuale nella nostra epoca digitale. Bizzarri parla dell’importanza della responsabilità associata alla libertà stessa: «Libertà è responsabilità», ricorda citando una professoressa del passato. Affronta poi tematiche delicate come quelle delle giovani donne affette da anoressia che vivono sotto gli occhi compiacenti dei genitori; situazioni che sollevano interrogativi sul concetto stesso di libertà nell’ambito delle scelte personali.