Loris Fabiani e il suo alter ego Lunanzio: un viaggio nel cabaret contemporaneo

Loris Fabiani, con il suo personaggio Lunanzio, si prepara a debuttare a Roma con il one man show “Qui ridet?”, un mix di teatro classico e comicità interattiva.
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Loris Fabiani, noto per il suo personaggio Lunanzio, sta conquistando la scena del cabaret italiano. Dopo aver trionfato a “Lol Talent Show“, l’artista milanese si prepara a portare il suo one man showQui ridet?” a Roma, al Teatro de’ Servi, il 22 aprile. Con un mix di teatro classico e ironia, Lunanzio promette di intrattenere gli spettatori con la sua irruenza e creatività.

Chi è Lunanzio?

Lunanzio è un personaggio che sembra uscito direttamente dal XVI secolo, con un trucco che ricorda i protagonisti della Commedia dell’Arte. Il viso dipinto di bianco e le labbra nere creano una presenza scenica forte e affascinante. Loris Fabiani ha dato vita a questo alter ego che ha preso piede nel panorama comico italiano grazie alla sua partecipazione ai programmi televisivi di successo. La vittoria in “Lol Talent Show – Chi fa ridere è dentro” ha segnato una svolta nella carriera dell’artista, permettendogli di esplorare nuove strade nel mondo della comicità.

Il one man showQui ridet?” rappresenta l’apice del lavoro svolto da Fabiani negli ultimi anni. Durante lo spettacolo, Lunanzio interagisce con il pubblico in modo diretto e coinvolgente; gli spettatori diventano parte integrante della narrazione mentre lui racconta storie divertenti mescolando elementi storici con situazioni moderne.

Il processo creativo dietro lo spettacolo

Fabiani descrive “Qui ridet?” come un’opera teatrale che inizia con una sorta di assedio narrativo dove i guelfi sono pronti all’invasione. Attraverso questo espediente narrativo, Lunanzio si rivolge al pubblico come se fossero suoi compaesani, creando così una connessione immediata tra artista e spettatori.

La decisione di portare avanti questo progetto teatrale è stata influenzata dalla crescente popolarità dei comici sul palco live negli ultimi anni. Secondo Fabiani, la vittoria nei talent show ha contribuito notevolmente alla sua scelta di dedicarsi al cabaret: “È stato un momento fortunato”, afferma l’artista milanese riferendosi all’evoluzione del panorama comico italiano.

Durante le sue performance dal vivo, l’improvvisazione gioca un ruolo fondamentale; tuttavia, i testi sono meticolosamente scritti per garantire coerenza narrativa ed efficacia comica. L’interazione col pubblico può cambiare radicalmente la direzione dello spettacolo rendendo ogni esibizione unica.

La lingua inventata da Lunanzio

Uno degli aspetti più intriganti del personaggio è sicuramente la lingua inventata da Fabiani per dare vita a Lunanzio. Ispirandosi alla struttura delle opere di Carlo Goldoni, ma mescolando italiano antico e moderno, crea frasi ricche d’ironia ma anche musicalità.

Questo linguaggio particolare non solo rende le battute più incisive ma permette anche all’artista di giocare su registri diversi durante lo spettacolo; ad esempio, nelle battute più audaci tende ad accentuare alcuni termini per enfatizzare l’effetto comico sul pubblico.

Fabiani sottolinea che questa invenzione linguistica non vuole essere solo uno sfoggio tecnico ma serve soprattutto a costruire una narrazione avvincente capace d’intrattenere chi ascolta come se fosse davanti ai versi dei grandi autori italiani come Vittorio Alfieri o Goldoni stesso.

Reazioni alle critiche

Dopo la partecipazione ai talent show nazionali ci sono state reazioni contrastanti da parte della stampa riguardo alle sue performance successive; Fabiani ammette d’essere rimasto inizialmente colpito dalle critiche negative ricevute dopo “Lol 4”. Tuttavia, riconosce anche quanto sia importante saper gestire successi ed insuccessi in ambito teatrale: “Ho lavorato nel teatro per oltre dieci anni”, spiega l’artista milanese evidenziando quanto sia fondamentale avere esperienza nell’affrontare momenti difficili nella carriera artistica.

In merito ai social media dice: “Quando arrivano gli hater vuol dire che stai facendo numeri incredibili”. Questo dimostra quanto oggi sia cruciale saper gestire anche le opinioni avverse online senza farsi scoraggiare dai commenti negativi o dalle aspettative esterne rispetto al proprio lavoro artistico.

Un futuro cinematografico?

Fabiani guarda già oltre il palcoscenico pensando ad eventuali sviluppi futuri per Lunanzio nel mondo del cinema; immagina trame ispirate a film iconici come “L’armata Brancaleone” o reinterpretazioni delle opere goldoniane adattate allo stile unico del suo personaggio. Se qualche produttore fosse interessato, potrebbe nascere qualcosa d’interessante dall’unione tra teatro e cinema attraverso gli occhi irriverenti dell’alter ego lunatico creato da Loris Fabiani.

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