Nel 1934, Londra vive un periodo di cambiamenti significativi nel panorama giornalistico. David Brooke ha appena ereditato l’impero editoriale del padre con il suo quotidiano, The Daily Chronicle. A differenza del predecessore, Brooke si propone come riformatore e decide di apportare modifiche sostanziali per contrastare la concorrenza rappresentata da The Daily Mail. Il nuovo corso del Chronicle si concentra su valori patriottici e familiari, abbandonando il supporto ai movimenti fascisti britannici guidati da Oswald Mosley.
La trasformazione del Daily Chronicle
David Brooke ha una visione chiara per il futuro del suo giornale. Intende posizionarlo come un punto di riferimento per i lettori che cercano contenuti più in linea con le tradizioni britanniche e i valori della famiglia. Questa strategia è motivata dalla necessità di attrarre lettori sempre più disillusi dalle pubblicazioni che promuovono ideologie estremiste o scandalistiche.
Brooke non teme di affrontare le sfide poste dalla concorrenza; anzi, considera essenziale rinnovare l’immagine del Chronicle per mantenere la sua rilevanza nel mercato editoriale londinese. Sotto la sua guida, il quotidiano inizia a pubblicare articoli che esaltano l’unità nazionale e promuovono storie positive sulle famiglie britanniche.
Questa nuova direzione comporta anche una revisione dei collaboratori storici della testata. Alcuni volti noti potrebbero non adattarsi alla visione rinnovata che Brooke intende perseguire.
Jimmy Erskine: potere e vulnerabilità
Jimmy Erskine è uno dei critici teatrali più influenti dell’epoca ed è legato al Chronicle da oltre trent’anni. La sua penna ha il potere di elevare o distruggere carriere artistiche con poche righe incisive; questo lo rende temuto ma anche rispettato nell’ambiente teatrale londinese.
Attualmente impegnato nella realizzazione del suo ritratto dal celebre pittore Stephen Wyley, Jimmy sembra godere di una posizione privilegiata all’interno della redazione. Tuttavia, questa apparente sicurezza viene messa a repentaglio dalle nuove direttive imposte da Brooke.
Il carattere eccentrico e lo stile di vita poco convenzionali rendono Jimmy incompatibile con l’immagine familiare che David desidera proiettare attraverso le pagine del suo giornale. In particolare, un articolo particolarmente critico nei confronti dell’astro nascente Nina Land provoca l’ira dello stesso editore.
Nonostante gli avvertimenti ricevuti da Brooke riguardo alle conseguenze delle sue recensioni spietate sul teatro contemporaneo, Erskine continua a seguire il proprio istinto senza considerare i rischi associati alle sue parole scritte.
L’arresto e le conseguenze professionali
La situazione personale ed emotiva di Jimmy subisce un ulteriore deterioramento quando viene arrestato per ubriachezza molesta in pubblico; questo episodio segna un punto cruciale nella sua carriera al Chronicle. Le sue azioni vengono interpretate come sintomi evidenti della sua incapacità ad adattarsi ai nuovi standard richiesti dal direttore editoriale.
Dopo aver scontato brevemente la pena detentiva dovuta alla condotta discutibile durante quella serata infelice, riceve una comunicazione ufficiale dall’ufficio risorse umane: sarà licenziato dal lavoro con preavviso ridotto a solo trenta giorni invece dei consueti termini contrattuali previsti per situazioni simili.
Questo annuncio segna non solo la fine della carriera presso The Daily Chronicle ma rappresenta anche una svolta drammatica nella vita professionale ed esistenziale dello stesso Jimmy Erskine; ora deve affrontare le ripercussioni delle proprie scelte sia sul piano lavorativo sia su quello personale mentre cerca disperatamente nuove opportunità nel mondo frenetico dello spettacolo londinese.