LinkedIn torna in famiglia!

Per il terzo anno, LinkedIn vi permette di portare la vostra famiglia a lavoro!
Ne abbiamo già parlato qui, per il terzo anno consecutivo, LinkedIn promuove il Bring In Your Parents Day.
Con l’avvento dell’era tecnologica, anche il mercato del lavoro, come tutti i settori, ha subito delle evoluzioni. Soprattutto negli ultimi trent’anni, i giovani hanno sviluppato interesse verso nuove branche di studio che a loro volta li hanno inseriti in nuovi contesti professionali. Ciò, forse, ha causato un ampliamento del divario generazionale (già abbastanza grande, precedentemente) tra figli e genitori.
In effetti, il 70% dei genitori attuali non hanno un’adeguata conoscenza (o preparazione) rispetto agli studi intrapresi dai figli, conseguentemente non posseggono una conoscenza di ciò che costituisce il lavoro dei propri rampolli. E, la giustificazione a questa situazione è da cercare, appunto, nella rapida evoluzione alla quale siamo sottoposti quotidianamente.
LinkedIn anche quest’anno ha deciso di promuovere un’iniziativa per far fronte a questa problematica ed aiutare i figli a spiegare che professione svolgono. Infatti, il Bring In Your ParentsDay, che si svolgerà il prossimo 5 Novembre, prevede proprio una “visita” sul campo dei genitori affinché i figli possano spiegare e dimostrare, visivamente e nella pratica, il loro lavoro.
L’anno scorso hanno aderito al progetto più di 50 aziende nel mondo, ospitando circa 20.000 famiglie. Partecipare è facile, basta connettersi al sito dedicato all’iniziativa, disponibile qui, diviso in sezioni per iscriversi in quanto azienda o per ulteriori informazioni alle famiglie ed ai dipendenti interessati.
Questa iniziativa è sicuramente originale, ma utile alle aziende nel processo di posizionamento sul proprio territorio, è necessario che le persone conoscano i servizi che una azienda offre. Utile ai dipendenti che troveranno nella pratica un valido aiuto per spiegare (non più a parole) in cosa consiste il proprio lavoro e soprattutto dimostrare a cosa serve. Ed infine, utile alle famiglie per informarsi delle attività lavorative dei figli, capirle e soprattutto sentirsi orgogliosi di aver sostenuto i propri ragazzi nel loro percorso di studio, nonostante i sacrifici, per farli arrivare in quella posizione!
Mi auguro che quest’anno le aziende coinvolte si moltiplichino. Pensateci e proponetelo ai vostri dirigenti!
Marialuisa Allocca