LinkedIn: le aziende più ambite… dai Newyorkesi

LinkedIn pubblica un’interessante infografica sugli obiettivi professionali dei propri utenti residenti nella Grande Mela.
Quali saranno i ruoli ma soprattutto le società per le quali gli italiani vorrebbero lavorare? Per ora non è dato saperlo, forse semplicemente gli italiani, visto il momento e i numeri critici relativi al tasso di disoccupazione (giovanile in primis), vorrebbero semplicemente trovare un lavoro, uno qualsiasi (?).
Se invece il nostro quesito fosse rivolto agli statunitensi, e in particolar modo agli abitanti di New York iscritti al professional network, la risposta potrebbe essere già più plausibile, grazie alla recente infografica pubblicata da LinkedIn sul proprio blog ufficiale ieri 18 aprile.
Uno sguardo alla classifica e la prima cosa che risalta all’occhio, come sottolinea la stessa autrice del pezzo, è il predominio di grandi aziende (oltre 10 mila dipendenti) per oltre ¾ dei nomi presenti. Prima in classifica Google, che oltre a vantare il primato assoluto si presenta come unica Internet Company dell’elenco. Tra le prime 20 aziende ben cinque provengono dal settore Salute e Farmaceutica, ma anche i settori Media, Finanza e Consulenza, nonché Moda si difendono abbastanza bene. Male il settore pubblicitario, nonostante la Grande Mela sia da sempre indicata da molti come avamposto del settore, con la sola Ogilvy & Mather. Restano tra i Big naturalmente la Apple, PepsiCo e L’Oreal, multinazionali di successo nei loro rispettivi mercati.
Un dato interessante è la presenza di cinque società (Google, Apple, PepsiCo, McKinsey & Company e Ogilvy) sia all’interno della New York Top List, che in quella Globale, dominata ancora una volta da Google e seguita da altri big del calibro di Apple, Microsoft e Facebook.
Ma come si fa a divenire società ambita in tal senso? Il consiglio di Brianne Shally è di utilizzare LinkedIn Talent Brand Index, strumento indispensabile per misurare l’appeal della propria azienda sul social network. Forse qualche consiglio del genere sarebbe utile anche alle realtà di casa nostra!
E voi, in quale società sognate di lavorare?
Tommaso Lippiello