L’impatto economico dei concerti dal vivo in Italia: 4.5 miliardi di euro nel 2024

Il settore dei concerti dal vivo in Italia prevede un indotto di 4.5 miliardi di euro per il 2024, evidenziando l’importanza economica e culturale della musica nel paese.
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Il settore dei concerti dal vivo in Italia sta rivelando il suo considerevole peso economico, con un indotto totale stimato di circa 4.5 miliardi di euro per il 2024. Questo dato, emerso da un’analisi commissionata da AssoConcerti e divulgato dal professor Nicola Salvati dell’Università di Pisa, mette in luce i benefici che la musica dal vivo riesce a generare non solo per l’industria musicale, ma anche per il turismo, l’occupazione e lo sviluppo locale. L’importanza di questa analisi risiede nella sua capacità di sottolineare come eventi di questo tipo possano rappresentare un asset fondamentale per l’economia e la cultura italiana.

La voce di AssoConcerti e la sua richiesta di sostegno

Bruno Sconocchia, presidente di AssoConcerti, ha condiviso con Adnkronos le sue preoccupazioni e speranze per il futuro del settore. Sconocchia ha fatto notare come i 65 associati dell’organizzazione rappresentino oltre il 70% del mercato, generando ricavi superiori a quelli del comparto cinematografico. Questo trend dimostra che il settore musicale abbia una capacità di recupero notevole, specialmente dopo le difficoltà affrontate durante la pandemia, periodi in cui i fatturati si sono azzerati e numerosi posti di lavoro sono andati persi.

Sconocchia insiste sul fatto che la musica dal vivo non è solo un intrattenimento, ma un elemento culturale essenziale che favorisce la coesione sociale, in particolare tra i giovani. I dati presentati dall’associazione dimostrano chiaramente l’importanza economica di questo settore, con effetti che si ripercuotono anche sul territorio in cui si svolgono gli eventi. Si tratta di un campo che, se supportato adeguatamente, può rivelarsi un motore di sviluppo sostenibile per tutto il paese.

Analisi dei dati: concerti e risultati economici

Dall’indagine emerge un confronto interessante tra i dati raccolti e quelli del mercato generale dei concerti dal vivo in Italia, come comunicato dalla SIAE. Nel 2023, i membri di AssoConcerti, che coprono all’incirca il 66% del mercato, hanno generato ricavi per circa 900 milioni di euro, attirando circa 9 milioni di spettatori. L’analisi ha quantificato un indotto pari a 670 milioni di euro, tenendo conto di 2 milioni di spettatori, e con questi dati ha confermato la stima di 4.5 miliardi di euro per l’intero settore.

Il rapporto sottolinea come il comparto musicale non solo contribuisca allo sviluppo culturale, ma abbia anche un ruolo importante nell’incremento di occupazione. L’analisi ha esaminato vari fattori, tra cui la provenienza geografica e la composizione demografica del pubblico che partecipa ai concerti. Questo studio evidenzia che concerti, festival e rassegne musicali, se coordinati con il territorio, possono fornire un’opportunità unica per tradurre la musica dal vivo in crescita economica e valorizzazione culturale.

Eventi di successo e il loro impatto

Il Rapporto ha anche analizzato vari concerti che si sono svolti in Italia nell’estate 2024, come il Lucca Summer Festival, La Prima Estate, e diversi eventi a Roma, Milano e Napoli. Questi concerti mostrano come la musica dal vivo non sia solo un’esperienza culturale, ma anche una chiave strategica per lo sviluppo economico locale e nazionale. Ogni evento ha caratteristiche uniche, che riflettono le specificità degli artisti coinvolti, del pubblico e dei territori.

Il Lucca Summer Festival, per esempio, ha visto un’affluenza di pubblico prevalentemente internazionale, attirato dalla qualità degli artisti e dalla bellezza della città. Questo ha portato a spese elevate per pernottamenti e servizi, nonché a un’integrazione efficace tra l’offerta musicale e le attrazioni turistiche del luogo. A fianco, il Festival La Prima Estate ha dimostrato un modello di evento giovane e informale, capace di attrarre un pubblico variegato e generare un indotto significativo per la Versilia.

Anche i concerti a Milano, come quelli tenuti a San Siro e durante gli I-Days, hanno mostrato una diversificazione del pubblico, attirando sia turisti che locali. Eventi internazionali come quelli di Taylor Swift e Stray Kids hanno ulteriormente amplificato il potere attrattivo della musica, attirando visitatori da tutto il mondo e stimolando la spesa per trasporti e pernottamenti.

Effetti economici nelle grandi città

A Roma, concerti come quelli di David Gilmour e Coldplay hanno evidenziato come le grandi metropoli funzionino da fulcri per il turismo musicale. Il concerto di Gilmour, in particolare, ha attirato un pubblico internazionale con una spesa media per spettatore tra le più alte. Questa affluenza ha portato a pernottamenti prolungati e un elevato consumo di servizi di alta gamma. Al contempo, i Coldplay, con una fetta significativa di pubblico locale, hanno contribuito a generare un indotto considerevole, dimostrando come la programmazione attenta ed infrastrutture adeguate possano trasformare eventi in opportunità di crescita per le città.

Analizzando questi aspetti, si conferma che una pianificazione lungimirante e una gestione oculata delle risorse possono far sì che i concerti e gli eventi musicali diventino non solo occasioni di svago, ma veri e propri motori economici per l’Italia.

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