L’emergenza assistenti bagnanti: la situazione delle spiagge italiane a rischio

L’estate è alle porte, ma le spiagge italiane si trovano ad affrontare sfide significative, che non riguardano solo le concessioni balneari e le sempre più frequenti tensioni tra le imprese del settore. Guido Ballarin, presidente dell’ANAB , lancia un allarme riguardo alla grave carenza di personale specializzato. Le problematiche legate alla sicurezza in mare e le condizioni lavorative degli assistenti bagnanti richiedono attenzione immediata da parte delle autorità competenti.

La carenza di assistenti bagnanti

Negli ultimi anni, la disponibilità di assistenti bagnanti nelle località balneari italiane ha subito un netto decremento. Ballarin evidenzia come la qualifica non sia più considerata un’opzione attrattiva per i giovani. La bassa remunerazione, che raramente supera i 1.300 euro mensili, e la mancanza di tutele adeguate creano un contesto lavorativo poco interessante. Inoltre, la durata della stagione lavorativa si presenta come un ulteriore ostacolo, variando da maggio a settembre al Nord e riducendosi addirittura nei mesi estivi al Sud. Questo quadro descrive una situazione in cui il lavoro stagionale purtroppo non offre un sostegno economico sufficiente per le famiglie.

Nel recente decreto Milleproroghe, la proroga dei brevetti di salvataggio e la revoca del divieto per i minorenni hanno offerto un breve sollievo. Tuttavia, la difficoltà di reperire assistenti bagnanti resta presente. L’ANAB ha comunicato formalmente alle autorità, compresa la premier Giorgia Meloni, la necessità di affrontare questa emergenza, evidenziando l’importanza di un coordinamento nazionale per le aperture delle spiagge e per uniformare il periodo di lavoro.

Le richieste delle associazioni di categoria

Oltre alla richiesta di un allungamento della stagione, Ballarin mette in evidenza l’importanza di applicare contratti lavorativi che garantiscano diritti e salari equi. Attualmente, molti lavoratori sono impiegati con contratti che non offrono adeguate garanzie. Le associazioni del settore, tra cui l’ANAB, sollecitano l’applicazione di contratti collettivi più rappresentativi, come quelli del turismo e del terziario, che prevedono salari superiori e maggiori tutele.

Ballarin chiarisce che è indispensabile affrontare la frammentazione del sistema attuale, dove ogni comune spesso gestisce i propri assistenti bagnanti senza un coordinamento centrale. Le proposte includono l’ampliamento delle garanzie per i lavoratori stagionali e una maggiore attenzione alle loro esigenze salariali ed occupazionali.

Proposta di gestione statale per il salvataggio in mare

Durante la comunicazione inviata a Meloni e Salvini, l’ANAB ha suggerito un modello di gestione del servizio di salvataggio ispirato a quello di altri paesi, dove il servizio è di competenza statale. Secondo Ballarin, l’ideale sarebbe creare un corpo di salvataggio pubblico simile ai vigili del fuoco, per garantire un livello di sicurezza uniforme su tutto il territorio italiano.

Questa proposta si basa sulla constatazione che la diversificazione dei concessionari porta a inefficienze operative e disuguaglianze nel servizio offerto. Una gestione centralizzata potrebbe non solo migliorare la sicurezza ma anche garantire maggiore stabilità lavorativa e professionale per gli assistenti bagnanti.

L’importanza del dialogo con le istituzioni

Il recente incontro tra il vice premier Salvini e le associazioni delle imprese balneari ha suscitato preoccupazioni tra gli assistenti bagnanti. Ballarin sottolinea che la mancanza di convocazione delle vere parti interessate al tavolo di confronto sta complicando gli sforzi per migliorare il settore. Sollecitando un dialogo costruttivo con la politica, l’ANAB ha dichiarato la disponibilità a discutere su come introdurre cambiamenti positivi nel comparto del salvataggio.

La situazione attuale richiede attenzione e una strategia a lungo termine per garantire la sicurezza sulle spiagge italiane e migliorare le condizioni di lavoro per chi si occupa di proteggere i bagnanti. Con la stagione estiva imminente, è fondamentale che le istanze degli assistenti bagnanti vengano ascoltate e considerate per evitare di affrontare un’estate problematica.

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