Le truffe agli anziani: una questione di vulnerabilità e salute mentale - Socialmedialife.it
Il fenomeno delle truffe rivolte agli anziani sta diventando sempre più preoccupante, non solo per le perdite economiche ma anche per le conseguenze emotive e psicologiche che ne derivano. Secondo Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli Psychologi della Campania, le esperienze di frode possono compromettere gravemente l’autostima e la salute mentale delle persone più mature. Anche figure pubbliche, come Federica Burger, moglie del noto sceneggiatore Enrico Vanzina, sono cadute vittima di inganni, dimostrando che nessuno è immune da questo fenomeno.
Subire una truffa ha conseguenze ben più gravi di un semplice danno finanziario. Cozzuto spiega che la verità prodotta da simili esperienze può generare sentimenti di vergogna, che a loro volta possono aggravarsi in contesti di isolamento o depressione. Gli anziani, rispetto ai giovani adulti, spesso non hanno le stesse risorse, come la capacità di rielaborare queste esperienze e sviluppare una resilienza. Tali eventi traumatici possono aggravare ulteriormente qualsiasi predisposizione esistente a disturbi psichici, compromettendo il benessere generale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che la salute non si limita alla mera assenza di malattie, ma include anche il benessere psicologico e sociale. Nel caso delle vittime di truffe, il rischio di sviluppare stati depressivi aumenta, alimentando un circolo vizioso che può portare a una maggiore compromissione del proprio stato di salute. Le ricerche evidenziano dunque una connessione diretta tra frodi e deterioramento della salute mentale degli anziani.
Le ripercussioni di una truffa non colpiscono solo direttamente le vittime, ma coinvolgono anche le loro famiglie. Cozzuto fa notare come i familiari possano provare sentimenti di impotenza e colpa per non essere riusciti a proteggere i propri cari da tali situazioni. Le emozioni di angoscia e paura si ripercuotono sull’intero nucleo familiare, creando dinamiche di tensione e di apprensione. È pertanto fondamentale che le famiglie partecipino attivamente alla prevenzione, educando i propri anziani sulle tipologie di raggiri in circolazione.
Oggi sono disponibili diversi professionisti specializzati nel campo della psicologia dell’invecchiamento, pronti a offrire supporto. Tuttavia, spesso gli anziani si trovano in situazioni in cui le risorse di aiuto risultano inaccessibili. Intervenire dopo un evento traumatico come una truffa non è mai la soluzione ottimale; è invece necessaria una strategia di prevenzione mirata. Anche in Campania si è registrato un incremento delle richieste di supporto psicologico da parte di anziani, un segnale positivo in un contesto che richiede maggiore attenzione e sensibilizzazione.
Le truffe rivolte agli anziani non sono una novità, ma stanno guadagnando maggiore attenzione. Con l’invecchiamento della popolazione, in particolare di quelle persone che vivono da sole, la vulnerabilità diventa ancor più evidente. Nicola Ferrara, docente di Geriatria all’Università Federico II di Napoli, avverte che le vittime sono selezionate per la loro fragilità fisica ed emotiva. Le tecniche sempre più sofisticate utilizzate dai truffatori coinvolgono spesso strumenti informatici, di cui gli anziani possono non avere familiarità.
Oltre ai problemi di memoria e ai deficit cognitivi, c’è il ruolo della tecnologia che i truffatori possono sfruttare. Non sorprende pensare che alcuni di questi criminali possano avvalersi anche di soluzioni di intelligenza artificiale per rendere più convincenti le loro frodi. In questo contesto, l’abilità di discernere il vero dal falso diventa cruciale e richiede una preparazione specifica da parte delle potenziali vittime.
È fondamentale adottare misure di protezione per prevenire che gli anziani cadano preda di truffe. Un aspetto importante è il coinvolgimento delle famiglie, che devono supportare i loro cari nel riconoscere alcune situazioni sospette e nel non rispondere a richieste non verificate. La rete familiare e sociale gioca un ruolo cruciale in questo contesto. Le vittime più comuni sono quelle che vivono sole e possono non avere un sistema di supporto adeguato.
Educare le famiglie su come affrontare e prevenire questi raggiri è essenziale per garantire una maggiore sicurezza agli anziani. La formazione e la sensibilizzazione sono passi fondamentali per ridurre il rischio di truffe e garantire un ambiente più protettivo per tutti. La collaborazione tra famiglie, professionisti e istituzioni può davvero fare la differenza in questo arduo compito.