Le malattie cardiovascolari in Italia: un'emergenza da affrontare fra prevenzione e ricerca - Socialmedialife.it
In Italia, il numero di decessi causati da malattie cardiovascolari è allarmante, superando le 224 mila unità annue, il che equivale a circa 600 morti al giorno. Questa situazione critica richiede un intervento urgente e coordinato, soprattutto in termini di prevenzione e alfabetizzazione sanitaria. Ne ha parlato Emanuela Folco, presidente della Fondazione Italiana per il Cuore, durante l’evento “Voices for Silencing” a Milano, organizzato da Novartis il 7 e 8 marzo. Folco ha sottolineato l’importanza dell’educazione della popolazione, andandone a promuovere una consapevolezza che parte dalla scuola e coinvolge anche i bambini. Promuovere uno stile di vita responsabile è la chiave per affrontare e ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte e disabilità in Italia, un dato che rende evidente quanto sia cruciale promuovere una cultura della prevenzione sul territorio. La Fondazione Italiana per il Cuore si impegna a diffondere la conoscenza riguardo alla salute cardiaca, lavorando sul territorio per educare le persone all’importanza delle scelte quotidiane. La presidente Folco ha enfatizzato che il loro obiettivo è rendere i cittadini il più informati e responsabili possibile riguardo la propria salute. Attraverso numerose campagne informative, si cerca di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di effettuare scelte consapevoli che non solo migliorano la propria condizione fisica ma hanno anche effetti positivi sulla comunità e sull’intero sistema sanitario nazionale.
Creare consapevolezza sui fattori di rischio e sulle buone pratiche per la salute cardiaca è, quindi, essenziale. Le campagne di educazione hanno l’obiettivo di rendere le persone più preparate ad affrontare eventuali problemi di salute. La missione è quella di minimizzare il numero di nuovi pazienti e ottimizzare l’approccio alla salute nel lungo termine.
La senatrice Elena Murelli, membro della X Commissione Affari Sociali del Senato e presidente dell’intergruppo Malattie Cardio, Cerebro e Vascolari, ha avviato un dialogo chiaro e diretto con il Ministero della Salute. Durante l’apertura dell’intergruppo, Murelli ha esposto l’intento di mettere in luce le reali necessità dei pazienti. La creazione di un tavolo pratico di lavoro, secondo la senatrice, è utile per affrontare le malattie cardiovascolari a livello nazionale, per coordinare gli sforzi tra le istituzioni e migliorare le politiche dedicate alla salute.
Il comitato è composto da esperti del settore e rappresentanti di associazioni di pazienti, con l’intento di raccogliere feedback e critiche costruttive per risolvere le problematiche che ostacolano il trattamento e la diagnosi delle patologie cardiovascolari. Il focus è sulle politiche pubbliche, con la necessità di monitorare le disomogeneità nella distribuzione delle terapie in tutto il territorio italiano. L’atteggiamento collaborativo tra le diverse parti interessate, dall’industria farmaceutica alle organizzazioni sanitarie, è fondamentale per arrivare a soluzioni concrete e a lungo termine.
Il contributo di aziende farmaceutiche come Novartis è essenziale nella battaglia contro le malattie cardiovascolari. Paola Coco, Chief Scientific Officer e responsabile delle Relazioni Mediche di Novartis, ha affermato che l’azienda investe circa 60 milioni di euro ogni anno in ricerca e sviluppo, focalizzandosi su settori cruciali come l’area cardiovascolare. Con circa 200 studi clinici condotti annualmente, l’obiettivo è esplorare potenziali soluzioni innovative per i pazienti.
Novartis si concentra su 4 principali aree terapeutiche: cardiovascolare, oncologica, neuroscienze e immunologia. Attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate, l’azienda si impegna a sviluppare trattamenti personalizzati. Le terapie cellulari, geniche e i moderni approcci terapeutici saranno determinanti per affrontare le malattie cardiovascolari in modo efficace. Tra i fattori di rischio particolarmente studiati, si annoverano gli alti livelli di lipoproteina-a, considerati un problema rilevante per la salute dei pazienti. Recenti acquisizioni nel settore mirano a consolidare la posizione di leader nella prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari, mirando anche a problematiche come l’embolia e l’ictus in pazienti con fibrillazione atriale.