L’architetto Giovanni Oggioni ai domiciliari: indagini sulla gestione urbanistica a Milano

L’architetto milanese Giovanni Oggioni è ai domiciliari per un’inchiesta su presunti tentativi di minare la Giunta di Milano, rivelando tensioni interne e critiche alle politiche urbanistiche attuali.
L27Architetto Giovanni Oggioni L27Architetto Giovanni Oggioni
L'architetto Giovanni Oggioni ai domiciliari: indagini sulla gestione urbanistica a Milano - Socialmedialife.it

Giovanni Oggioni, noto architetto milanese, è finito ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta che investe direttamente la gestione dell’urbanistica a Milano. Le indagini, che hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Mattia Fiorentini, mettono in luce le conversazioni compromettenti tra Oggioni e l’assessore comunale alla casa, Guido Bardelli. L’architetto ha tentato di fare leva su Bardelli per ottenere un supporto che avrebbe potuto minare la stabilità della Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala.

Le chat incriminate tra Oggioni e Bardelli

Le chat rivelate dall’ordinanza di custodia cautelare raccontano di un dialogo tra Oggioni e Bardelli, avvenuto nel dicembre 2023. Durante queste conversazioni, i due hanno espresso giudizi critici nei confronti delle scelte urbanistiche e dei provvedimenti presi dagli esponenti della Giunta, in particolare riferendosi all’assessore Giancarlo Tancredi e al direttore della Rigenerazione urbana, Simona Collarini. I commenti di Oggioni e Bardelli rivelano un profondo disprezzo verso le politiche che stanno interessando la città, sottolineando una divisione netta tra il loro punto di vista e quello dell’amministrazione comunale.

Queste chiacchiere si snodano attorno a tematiche complesse come la variante del Pgt di Milano, attualmente sotto esame. In un contesto di disaccordo, emergono frasi in cui Oggioni definisce ironicamente il piano urbanistico “il Pgt del pubblico ministero Marina Petruzzella“, insinuando una sorta di critica rispetto all’operato della magistratura. Tali affermazioni non solo evidenziano il potenziale tentativo dell’architetto di manipolare l’opinione pubblica, ma rivelano anche lo stato di tensione che caratterizza il clima politico e urbanistico milanese.

L’obiettivo: far cadere la Giunta di Giuseppe Sala

Uno degli aspetti più allarmanti di queste conversazioni è il tentativo esplicito di Oggioni di persuadere Bardelli a schierarsi contro l’attuale Giunta. L’architetto ha messo in discussione la legittimità del sindaco Sala, utilizzando come argomentazione la situazione delle famiglie dei dipendenti comunali, colpite dalle decisioni politiche. In questa dinamica, l’assessore Bardelli ha accettato di considerare l’idea di far cadere la Giunta, trasmettendo un messaggio di sfiducia nei confronti delle scelte attuate dall’amministrazione che, secondo lui, sarebbero fatte a discapito dei cittadini.

Questa situazione getta un’ombra sulla stabilità della Giunta comunale milanese, che si trova a fronteggiare non solo il dissenso popolare ma anche quello interno. Se le indagini dovessero proseguire senza un chiarimento, il futuro politico di Sala potrebbe essere seriamente compromesso. La continua pressione esercitata dai membri del consiglio comunale come Bardelli potrebbe influenzare le decisioni su progetti urbanistici cruciali per Milano, generando un clima di sfiducia e conflitto.

La questione è quindi complessa e ci si interroga su quali saranno i passi successivi sia dal punto di vista legale che politico. Sarà fondamentale osservare come si svilupperà questa vicenda nelle prossime settimane, in un contesto urbano già segnato da tensioni e sfide rilevanti.

Change privacy settings
Change privacy settings
×