Il soprintendente Stephan Lissner ha chiuso il suo mandato al Teatro di San Carlo di Napoli con un saluto che ha messo in luce le complessità del panorama artistico italiano, segnato da una presenza ingombrante della politica. Durante il suo discorso di commiato, Lissner ha evidenziato l'importanza di garantire continuità e stabilità nel mondo dell'arte, richiamando l'attenzione sulla necessità per i teatri di difendersi in un contesto spesso difficile.
L'importanza della stabilità nel settore teatrale
Nel suo intervento, Lissner ha sottolineato come il mondo dell'arte necessiti di periodi di stabilità per prosperare. La sua esperienza al San Carlo, caratterizzata da momenti sfidanti, ha dimostrato che un contesto instabile può ostacolare la crescita e lo sviluppo delle produzioni artistiche. Attraverso cinque anni di gestione, nonostante il Covid e le problematiche normative, ha sempre messo al primo posto il benessere dei lavoratori, ponendo l’accento sull'importanza di un ambiente di lavoro sereno e collaborativo.
L'accento posto sul benessere professionale ha contribuito a garantire un clima di lavoro positivo, tanto che durante il suo mandato non ci sono stati scioperi. La capacità di Lissner di ascoltare e affrontare le problematiche del personale ha certamente giocato un ruolo chiave nel mantenere la funzionalità interna del teatro. Tuttavia, il suo appello alla stabilità evidenzia anche una questione più ampia: la necessità di un supporto concreto da parte delle istituzioni locali e nazionali per garantire la vitalità del teatro.
Le sfide politiche e il futuro del San Carlo
Lissner non ha fatto mistero delle difficoltà incontrate, tra cui la mancanza di concertazione tra Regione e Comune riguardo alla gestione del Teatro. Ha chiarito che l'assenza di unità tra le varie istituzioni penalizza il San Carlo, generando tensioni che si riflettono sulla gestione quotidiana. La diminuzione dei finanziamenti dal suo arrivo è un chiaro segnale della necessità di un intervento strutturato per riavvicinare le istituzioni al mondo dell’arte e della cultura.
In un contesto politico così frammentato, il ricorso ai finanziamenti privati potrebbe rappresentare una via per garantire stabilità. Tuttavia, Lissner ha messo in guardia sulla necessità di un sostegno solido da parte delle istituzioni, affinché gli investimenti privati non diventino l'unica fonte di sostentamento per le realtà culturali. È fondamentale che i teatri abbiano la certezza di un supporto pubblico adeguato, che favorisca la pianificazione a lungo termine di progetti artistici.
Riflessioni sul futuro dell'arte in Italia
Il saluto di Lissner segna un’epoca importante per il San Carlo e per il panorama culturale italiano. La sua gestione ha rappresentato un periodo di crescita nonostante le sfide. Sottolineando la fragilità del teatro, ha posto l'accento su questioni ataviche che affliggono il settore. La sua esperienza dovrebbe servire da impulso per una riflessione più profonda sul futuro dell'arte in Italia, non solo in termini di investimenti economici, ma anche di supporto politico e sociale.
In quest'ottica, diventa cruciale un dialogo tra le istituzioni e il mondo culturale, affinché si creino le condizioni per una prosecuzione positiva e proficua dell'attività teatrale, fondamentale per la ricchezza culturale del Paese. Con l’uscita di scena di Lissner, ci si aspetta che il nuovo direttore si assuma la responsabilità di proseguire nel lavoro avviato, affrontando al contempo le criticità evidenziate.