L’Academy apre le porte all’intelligenza artificiale: nuove regole per i film in corsa agli Oscar

L’Academy degli Oscar consente l’uso dell’intelligenza artificiale nei film candidati, garantendo che non influisca sulle nomination, mentre introduce regole per una valutazione più equa delle opere.
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L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha aggiornato il proprio regolamento, permettendo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei film candidati agli Oscar. Questa decisione segna un cambiamento significativo nel panorama cinematografico, riconoscendo il ruolo crescente delle tecnologie digitali nella produzione cinematografica. Le nuove linee guida stabiliscono che l’uso di strumenti come l’IA non influenzerà le possibilità di ottenere una nomination.

Le nuove regole dell’Academy

L’Academy ha introdotto queste modifiche in risposta alle raccomandazioni del Consiglio per la Scienza e la Tecnologia. Secondo le nuove direttive, l’impiego dell’intelligenza artificiale e di altri strumenti digitali non deve aumentare né diminuire le probabilità di ricevere una nomination agli Oscar. Questo approccio mira a garantire che tutti i film siano valutati equamente, indipendentemente dalle tecnologie utilizzate nella loro realizzazione.

La decisione è stata presa anche alla luce delle polemiche emerse attorno a pellicole recenti che hanno fatto uso di IA generativa. Questi cambiamenti normativi riflettono un tentativo da parte dell’Academy di adattarsi a un settore in continua evoluzione, dove la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale nella creazione artistica.

Esempi concreti nell’industria cinematografica

Negli ultimi anni, diversi film hanno già sfruttato l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della produzione. Un caso emblematico è “The Brutalist”, diretto da Brady Corbet e interpretato da Adrien Brody, vincitore del premio come Miglior attore protagonista agli ultimi Oscar. In questo progetto, l’IA generativa è stata utilizzata per perfezionare l’accento ungherese del protagonista durante alcune scene chiave.

Un altro esempio significativo è rappresentato dal film “Emilia Perez”, anch’esso pluripremiato e nominato in diverse categorie ai premi Oscar. Questa pellicola ha impiegato tecnologie avanzate come la clonazione vocale per ottimizzare le performance vocali degli attori coinvolti nel progetto.

Queste innovazioni hanno suscitato dibattiti accesi all’interno della comunità cinematografica riguardo al confine tra creatività umana e assistenza tecnologica nella narrazione visiva.

Polemiche legate all’utilizzo della tecnologia

Nonostante i vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale nel processo creativo, il suo utilizzo ha sollevato interrogativi etici e pratici tra professionisti del settore. Durante gli scioperi che hanno colpito Hollywood negli ultimi anni, uno dei punti centrali delle contestazioni riguardava proprio il ricorso alle nuove tecnologie nelle produzioni cinematografiche.

Le preoccupazioni si concentrano principalmente sull’impatto potenziale dell’automazione sulla forza lavoro tradizionale nel cinema e sul rischio che possa sostituire ruoli creativi fondamentali con algoritmi o software avanzati.

Obbligo di visione dei film nominati

In aggiunta alle novità relative all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sono state introdotte altre regole significative per i membri dell’Academy: ogni votante dovrà guardare tutti i film nominati in ciascuna categoria prima di esprimere il proprio voto finale. Questa misura intende garantire una valutazione più informata e completa delle opere candidate ai prestigiosi premi annualmente assegnati dall’Academy.

Con queste modifiche normative si cerca quindi non solo di abbracciare le innovazioni tecnologiche ma anche di mantenere elevati standard qualitativi nelle valutazioni artistiche effettuate dai membri votanti.

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